Sei candidati favoriti: sono indagati

Sei candidati favoriti: sono indagati
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Sabato 22 Maggio 2021, 05:01
L'ORDINANZA
Da almeno dieci anni la Asl di Latina non bandiva un concorso pubblico per reclutare dipendenti amministrativi. E i primi due dopo questo lungo silenzio sono finiti nel mirino degli investigatori, passati al setaccio da guardia di finanza e polizia di Stato. Agli arresti domiciliari sono finiti l'ex dirigente e il funzionario dell'azienda sanitaria Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito, ma risultano indagati anche altri due componenti delle commissioni esaminatrici e sei candidati che, nel primo concorso per 23 posti da collaboratore amministrativo, in anticipo avevano concordato le domande della prova orale. Mi usi la cortesia dice Rainone nel corso di una conversazione telefonica con uno dei candidati in procinto di sostenere l'orale Mi dica quello che lei gradisce. E ancora: Allora le faccio: il diritto soggettivo, l'interesse legittimo e tempo determinato. Perfetto, grazie. In un'altra occasione, utilizzando un'utenza telefonica di un'altra persona, si accorda per incontrare una candidata in un bar poco prima dell'esame preoccupandosi poi di riferire allo zio, evidentemente suo conoscente, che era tutto e posto, che la ragazza figurava tra le prime in graduatoria e presto sarebbe stata assunta. Ad un'altra, particolarmente agitata, si preoccupa di offrire rassicurazioni: Oh tranquilla, stai tranquilla, poi ce penso io, puoi stare tranquilla e poi concorda le domande da fare. Una quarta candidata riesce a sapere di essere arrivata tra le prime cinque: Ha vinto il concorso, perciò le faccio tanti tanti auguroni, un abbraccio. Ad altri due infine chiede al telefono di esprimere un pensierino che gli farà magicamente passare il concorso: Me li invia per whatsapp? Così mi evita ogni sorta di imbarazzo. E' evidente che l'ex dirigente non immagina neanche lontanamente di essere intercettato e di essere finito in un'indagine che la squadra mobile aveva già aperto sul primo concorso per la copertura dei 23 posti. Il quadro indiziario a suo carico però si desume dalle conversazioni sulla sua utenza che gli investigatori della Mobile ascoltano nell'ambito di tutt'altro procedimento della Direzione distrettuale antimafia nel quale Rainone finisce incidentalmente. Del secondo arrestato, Mario Graziano Esposito, non emergono contatti diretti con i partecipanti del concorso ma il suo coinvolgimento appare evidente, per il gip, in una intercettazione ambientale nell'ufficio di Rainone avvenuta lo scorso aprile, quando era già scoppiato il caso del secondo concorso da 70 posti finito sotto inchiesta da parte della Finanza. I due indagati discutono dell'ipotesi di reato di falso che, a loro parere, mancherebbe. Tanto che Rainone dichiara: L'hanno a dimostrà. Entrambi discutono anche sull'origine della nuova inchiesta ipotizzando che qualcuno abbia fatto il doppio gioco o che qualcun altro che non aveva beneficiato dei loro favori li avesse denunciati. Esposito inoltre, come specifica il gip, compare in tutte le commissioni esaminatrici insieme al collega. Dai loro dialoghi come il segretario (Esposito) sostanzialmente si attenga alle direttive del presidente in relazione all'attribuzione di un punteggio ad uno dei candidati, 19 anziché 20 correggendo addirittura il voto a penna. Mentre a febbraio scoppiava la bufera sul secondo concorso della Asl da 70 posti, l'indagine sul primo era già in fase molto avanzata. In questo caso gli investigatori non sono riusciti ad identificare i candidati che hanno beneficiato delle anticipazioni delle domande, ma è ben evidente il ruolo avuto dai membri della commissione. La prova scritta era stata espletata il 29 dicembre, ma il 27 novembre Rainone ed Esposito hanno avuto accesso alla piattaforma in cui la società incaricata aveva collocato i file con quasi 400 domande. Con le prime notizie di stampa sull'inchiesta della Finanza i due si erano poi preoccupati di chiedere al referente della società informatica di cancellare le mail. Tutto inutile.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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