Scuola, la De Angelis: «Dad, green pass, quarantene, così passiamo le giornate»

Scuola, la De Angelis: «Dad, green pass, quarantene, così passiamo le giornate»
2 Minuti di Lettura
Sabato 22 Gennaio 2022, 05:03
LA TESTIMONIANZA
«Dalle 7 del mattino alla mezzanotte non facciamo altro che rispondere alle comunicazioni dei genitori, a organizzare la Didattica a distanza per le classi in quarantena e quella integrata per le classi che hanno alcuni studenti positivi a casa e quelli negativi in classe. Questa ultima opzione in particolare ci crea non pochi problemi».
Sono le parole della dirigente del liceo Meucci di Aprilia Laura De Angelis, anche lei alle prese con l'emergenza Covid che sta mettendo letteralmente ko le scuole, che si trovano da sole a fronteggiare tutto. «La Asl non riesce a stare dietro a tutti perché gli alunni e le scuole sono troppe e dunque ci sostituiamo noi a loro quando si tratta di prendere provvedimenti, assumendoci anche la responsabilità di farlo». Gestire tutto quindi, diventa difficile e spesso l'attività ordinaria non può essere svolta: «Abbiamo 1.500 alunni, più il personale. Devo dire che i miei ragazzi sono molto diligenti, si adattano perfettamente alle regole, ma qualcuno deve farle rispettare e così io stessa la mattina controllo i green pass dei ragazzi per chi appunto è in did, stando attenta alle date di scadenza, alle guarigioni, ai vaccinati e a chi magari avverte sintomi». E questo della didattica digitale integrata è diventato il problema maggiore da risolvere perché «I ragazzi che sono a casa non sentono quelli in classe e viceversa, i docenti devono barcamenarsi tra le interrogazioni divise e il controllo di tutti, la connessione che a volte non funziona, un bel caos», spiega De Angelis secondo la quale, allo stato attuale, una chiusura non avrebbe senso: «Bisognava farla al rientro, dal 10 gennaio, quando, come era prevedibile, i contagi sono esplosi. Ora, con il picco che ci auguriamo sia stato raggiunto, non ha più senso. Ovviamente bisognerebbe pensare a un'organizzazione diversa perché così non si potrà andare avanti per molto tempo. A tutto questo infatti, dobbiamo aggiungere l'allarmismo dei genitori, che comprendo, ma che spesso ci costringe a telefonate interminabili o a mail che vengono mal interpretate».
Denunce che arrivano praticamente da tutti i dirigenti scolastici che loro malgrado si trovano a vivere una situazione che certo non si sarebbero aspettati e a sottolinearlo è anche la Gilda insegnati di Latina che fin da subito aveva chiesto almeno due settimane di dad dopo le vacanze di Natale: «I dati dei contagi nelle scuole sono allarmanti e dalle segnalazioni che ci giungono in questi giorni dagli istituti, sono numeri destinati a crescere», spiega la coordinatrice Patrizia Giovannini, secondo la quale «le scuole sono allo stremo. Seppure la didattica in presenza è l'unica modalità di insegnamento valida, al momento è impraticabile perché sostituita nella maggior parte dei casi da una pseudo didattica digitale integrale, ibrida, che non funziona né consente di mantenere la programmazione, tantomeno la continuità educativa». Inoltre «Le disposizioni, per sollevare le Asl intasate - spiega Giovannini - rinviano la decisione dell'applicazione delle quarantene direttamente agli istituti, che navigano a vista perché non hanno gli strumenti idonei a fronteggiare una simile situazione».
Francesca Balestrieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA