Sabaudia piange Filippo, il campione non ce l'ha fatta

Sabaudia piange Filippo, il campione non ce l'ha fatta
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Venerdì 30 Aprile 2021, 05:00
CANOTTAGGIO
Avrebbe voluto vincere anche la sua gara più difficile. Non si è mai arreso. Ha lottato fino alla fine come un come un guerriero ma purtroppo non ce l'ha fatta Filippo Mondelli. Il canottiere della nazionale italiana si è spento ieri pomeriggio, alle 16, nella sua Moltrasio, all'età di 26 anni. Aveva iniziato a remare alla SC Lario per poi passare alla Moltrasio. Nel 2018 era passato al professionismo con i colori delle Fiamme Gialle. Era in forza al III Nucleo Atleti delle Fiamme Gialle di Sabaudia. Campione del mondo sul quattro di coppia nel 2018 a Plovdiv, nell'agosto del 2019 ha contribuito a qualificare la barca per le Olimpiadi vincendo la medaglia di bronzo ai mondiali di Linz. Poi, l'8 gennaio 2020 Filippo, in raduno a Sabaudia, ha cominciato a sentire dolori strani alla gamba sinistra. Il 13 l'annuncio della malattia: osteosarcoma. Lo stesso giorno è iniziato il suo percorso sanitario presso l'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. Sembrava che tutto si potesse risolvere e che potesse tornare con i suoi compagni di barca, con la sua nazionale olimpica. Lo scorso 13 aprile era stato eletto al Consiglio Nazionale del Coni. Ieri, purtroppo, a un anno, tre mesi e sedici giorni dalla scoperta della grave malattia il triste epilogo. «Un campione dentro e fuori dall'acqua, un esempio di capacità e coraggio scrive il Coni Lo sport italiano piange la prematura scomparsa del canottiere Filippo Mondelli». «Con silenzio e rispetto tutta l'Italia del canottaggio, insieme al Presidente del Coni, al Presidente della Federazione, al Consiglio federale, allo staff tecnico, a tutti i compagni di nazionale, formula le più sentite condoglianze per la scomparsa del caro Filippo scrive la Federazione Italiana Canottaggio - Rimarrai sempre nei nostri cuori. Ciao Filippo!».
«Difficile trovare le parole in questo momento aggiunge il presidente della Fic, Giuseppe Abbagnale postando una sua foto assieme al campione scomparso - Caro Pippo mi cullerò ancora una volta con questo tuo abbraccio, pieno di affetto e trasporto». «Per tutti è sempre stato il gigante buono, la persona più leale e vera che si potesse incontrare si legge nel ricordo delle Fiamme Gialle - Zio Filip, così lo chiamavano gli amici, ha lasciato un segno che resterà per sempre indelebile nei cuori di tutti quelli che gli hanno voluto bene e lo ricorderanno come il gigante buono capace di essere campione, un guerriero e un ragazzo d'oro. I dirigenti, i tecnici e gli atleti delle Fiamme Gialle si stringono in un affettuoso abbraccio alla sua famiglia ed esprimono le più sentite condoglianze».
E.Pie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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