Hanno tentato di opporsi ad una classificazione di categoria superiore dei tratti di spiaggia demaniali e relativi specchi d'acqua dei quali sono concessionari ma hanno perso la loro battaglia e il Tar ha respinto il ricorso. Protagonisti dell'azione giudiziaria avviata contro il Comune di Sabaudia e la Regione Lazio i titolari di alcuni degli stabilimenti più conosciuti e frequentati della città delle dune: La Spiaggia di Carbonelli, Laguna Blue, Lo Scoglio dei Fratelli Natale, La Giunca, Sogeca Tour, Si.Ste. il Consorzio Albergatori Sabaudia, Deliada 89, Società Alberghiera Pontina, Saporetti e Capitanucci. Sono stati loro, tutti concessionari demaniali sul litorale di Sabaudia, ad impugnare una delibera della Giunta comunale del 2014 relativa ad una legge regionale sulla classificazione delle aree demaniali e degli specchi acquei in relazione alla valenza turistica, che aveva riclassificato le aree demaniali e gli specchi acquei in relazione alla valenza turistica chiedendone l'annullamento.
Gli esercenti balneari hanno contestato in particolare l'inserimento in fascia A quella che per l'amministrazione va considerata come zona di alta valenza turistica, dovuta all'attribuzione di un punteggio superiore a 50, rispetto alla precedente classificazione di classe B, con punteggio inferiore, quale zona a normale valenza turistica. All'origine della contestazione la circostanza che la nuova classificazione comportava l'aumento dei canoni demaniali versati, in astratto possibile anche in via retroattiva.
Secondo i ricorrenti il punteggio assegnato ai tratti di spiaggia di cui sono concessionari appariva illogico, perché non idoneo a fotografare le reali caratteristiche del territorio e degli stabilimenti balneari esistenti.
Viabilità e scali ferroviari nelle vicinanze scrivono ancora i giudici - sono stati logicamente individuati come elementi per verificare l'accessibilità degli esercizi in base alla loro ubicazione, mentre è altrettanto priva di illogicità la considerazione per la quale se l'area protetta è governata dal principio della conservazione delle caratteristiche naturali, come ribadito dai ricorrenti, tale caratteristica ben può fungere da richiamo turistico di valore primario. Insomma la spiaggia di Sabaudia ha tutti i requisiti per essere inserita nella classe più alta ragione per la quale il ricorso è stato respinto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout