Riciclaestate di Legambiente approda a Vindicio

Riciclaestate di Legambiente approda a Vindicio
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Lunedì 2 Agosto 2021, 05:01
FORMIA
E' approdata ieri a Formia, sulla spiaggia di Vindicio, Riciclaestate, la campagna di Legambiente Lazio con il contributo del Conai e il patrocinio della Regione per raccontare i numeri dell'economia circolare e le buone pratiche per il giusto conferimento dei rifiuti sul litorale nella stagione balneare.
Al Lido Frungillo, oltre alle attività ludico-educative in spiaggia a cura degli operatori di Legambiente e dei volontari del Progetto Policoro dell'Arcidiocesi di Gaeta (presenti, con questi ultimi, don Simone Di Vito e Alessandro Scarpellino) e della Guardia Costiera di Gaeta che ha fornito informazioni utili per la sicurezza del mare e il rispetto della biodiversità, è stata anche l'occasione per presentare per il Comune di Formia il Primo rapporto estivo di rifiuti e raccolta differenziata, uno studio per migliorare la raccolta e il riciclo dei materiali.
«Da tale rapporto osserva Dino Zonfrillo presidente di Legambiente Sud Pontino, che lo ha presentato - emerge che a Formia, canale diretto con le isole di Ponza e Ventotene, si è verificata una crescita della raccolta differenziata tra il 2014 e il 2016 che ha portato i dati al di sopra del 65%. Conseguito questo traguardo, la percentuale si è stabilizzata nelle ultime quattro annualità, con una discreta riduzione dei rifiuti totali prodotti, conseguendo nel 2019 il premio di Comune Riciclone al terzo Ecoforum del Lazio. Le scelte attuate, tra cui da due anni il plastic free e le casette per l'acqua e due compostiere di comunità e un impianto di compostaggio per la frazione della potatura del verde finanziato dalla Regione per 600 mila euro, promettono buoni risultati, così come otto centri per la raccolta di oli esausti già realizzati». «Si potrà migliorare suddividendo ulteriormente per frazione merceologica la raccolta differenziata - aggiunge Nicola Riitano, responsabile Scientifico di Legambiente Lazio E' evidente quanto sia fondamentale la costruzione sul territorio di impianti per la biodigestione anaerobica». Sandro Gionti
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