Riapre il Cisternone Romano a Formia, visite ogni sera

Riapre il Cisternone Romano a Formia, visite ogni sera
di Sandro Gionti
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Martedì 13 Luglio 2021, 11:04

Ha riaperto al pubblico, dopo i lunghi mesi di chiusura per la pandemia, il Cisternone Romano, l'imponente struttura ipogea del I secolo a.C. che sorge a Formia, in piazzetta Sant'Anna, nel cuore del quartiere di Castellone. Anche in seguito alla crescente affluenza di turisti e villeggianti nel Golfo, il Cisternone è aperto tutti i giorni di luglio e agosto dalle 19 alle 23 (ultimo accesso alle 22.30), con visite guidate (ingresso ogni 30 minuti) a cura del raggruppamento Sinus Formianus, vincitore del bando Siti Archeologici. Il prezzo del biglietto è di tre euro per gli adulti, ingresso gratis per i ragazzi fino a 18 anni.

Le visite vanno prenotate (al numero verde 800141407 oppure WhatsApp 349.5328280) perché c'è un ingresso contingentato per dieci visitatori per ogni turno. «Stiamo ricominciando dopo tanti mesi di sofferenza - osserva il presidente di Sinus Formianus, Vito Auriemma - e rivolgiamo un invito a tutti a visitare questa eccezionale opera idraulica, prima in Italia e nel mondo e seconda solo alla Cisterna di Istanbul. Le nostre guide, archeologi e storiche dell'arte, sono pronte a rispondere a tutte le domande. Stiamo anche programmando alcuni eventi musicali e teatrali all'interno del sito». È possibile vivere, nel centro storico di Castellone, l'esperienza di un itinerario sotterraneo all'interno della grandiosa Cisterna Romana del I sec.

a.C., alta oltre sette metri e lunga più di 60, che un tempo aveva una capacità di ben 7.000 metri cubi.


«Fu lo storico e artista formiano Pasquale Mattej a parlarne per primo nel 1860 - spiega Auriemma - avendo raccolto testimonianze di alcuni cittadini di Castellone che scesero nel Cisternone. Dopo il Mattej fu il Podestà di Formia Felice Tonetti, negli anni '30 dello scorso secolo, a scendere a più di dieci metri sotto le fondamenta di numerosi fabbricati di Castellone, per visionare la Cisterna monumentale ora chiamata Cisternone. La sua funzione pubblica più importante crediamo sia stato l'approvvigionamento idrico per la Flotta romana tirrenica che stazionò nel Sinus Formianus fino al 62 d.C., così come fu necessario costruirne un'altra quasi di identiche dimensioni a Bacoli». E in questi giorni il Cisternone Romano sarà, con la Tomba di Cicerone, oggetto di un reportage fotografico, curato da Andrea Frezza per la National Geographic Usa, In viaggio lungo la prima strada del mondo, un progetto narrativo riservato alla via Appia per far rendere conto dell'immenso valore culturale di questo tesoro italiano.

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