Latina, riapertura fiacca per i locali, domani l'atteso incontro fra Comune e operatori della zona dei pub

Latina, riapertura fiacca per i locali, domani l'atteso incontro fra Comune e operatori della zona dei pub
di Andrea Apruzzese
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Martedì 27 Aprile 2021, 05:06 - Ultimo aggiornamento: 10:55

Riapertura, ma senza il botto. Bar, ristoranti, pizzerie, pub, hanno da ieri l'autorizzazione a far sedere i clienti purché all'aperto, a Latina come nella gran parte d'Italia tornata in zona gialla, ma la ripresa è apparsa graduale. Diversi i motivi: in primis il lunedì, che non è un giorno solitamente affollato, l'altro il meteo incerto. Ma, certo, i titolari di locali, schiacciati da mesi di chiusure, forse ieri si aspettavano qualcosa di più. Una delusione che traspare ad esempio nelle parole di Massimo Ceccarini, uno degli operatori della zona pub: «Ho fatto un giro per i locali di mattina - racconta - la ripresa c'è stata, ma non come attesa, veniamo da un fine settimana in cui la gente è comunque uscita e oggi è anche lunedì. Sicuramente occorreranno due o tre giorni prima che la gente si riabitui».

L'aperitivo delle 18 ha visto anche in questo caso una ripresa buona ma non eclatante. «C'è stato riscontro da parte delle persone che hanno tanta voglia di tornare a sedersi a un tavolino. La voglia c'è, ma comunque è lunedì e non possiamo paragonarlo a un sabato sera», racconta Andrea Fanti, titolare di un locale nella centrale piazza del Mercato: lui è uno degli operatori che attende anche l'ampliamento degli spazi esterni. «L'enfasi dell'assalto al bar non c'è più - osserva anche Roberto Renzini, titolare di un caffè nella centralissima via Diaz - io vedo la gente comunque rassegnata a quello che si deve fare: locali chiusi oppure aperti, asporto o seduti al tavolo, le persone fanno quello che viene indicato.

Lo spritz, comunque, lo vendevamo anche da asporto».

Renzini, stretto tra due passi carrabili, ha il dehors all'esterno, ma non ha la possibilità di chiedere ampliamenti. Ma c'è anche chi non ha spazi esterni e non può aprire, come Gianluca Di Cocco, titolare di uno storico ristorante sul lungomare, che amplia il discorso: «Vedo una scarsa sensibilità verso il nostro settore: qual è la differenza tra un teatro, un cinema, e un ristorante?».

Intanto, le autorizzazioni per ampliamenti all'esterno corrono in Comune, anche se la gran parte di quelle richieste un anno fa è valida fino a fine maggio o fine giugno. Domani alle 11, si terrà l'atteso confronto tra Comune, operatori e residenti della zona pub: gli operatori chiedono la chiusura della prima parte di via Neghelli per tutta la settimana per mettere 40-50 tavoli e 200 coperti in più. «Ascolteremo tutti e vedremo di riuscire a trovare una quadra», spiega l'assessore alle Attività produttive, Simona Lepori.

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