Grazie a un sequestro, il patrimonio del museo civico di Fondi torna ad arricchirsi. La Guardia di Finanza ha restituito alla città dieci reperti romani: capitelli, basi di colonna, are funerarie. Una serie di pezzi che le Fiamme Gialle avevano rinvenuto nel novembre del 2018 all'interno di un'abitazione privata della Piana, nell'ambito di un'operazione volta al contrasto degli illeciti ai danni del patrimonio archeologico. Dopo oltre due anni in un limbo, mercoledì pomeriggio i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria del Comando provinciale di Roma, come disposto da un decreto del sostituto procuratore capitolino Simona Maisto, hanno finalmente consegnato il carico di antichità alla struttura museale, nella mani del direttore Alessandro De Bonis.
Tutti in marmo, i reperti sono d'epoca imperiale e repubblicana, e si trovano in buono stato di conservazione. Sopra, si possono ancora vedere in maniera distinta iscrizioni e alcuni simboli di offerta.
«Si tratta della seconda importante notizia archeologica nell'arco di pochi giorni», sottolinea l'assessore alla cultura e al turismo Vincenzo Carnevale, che ha seguito personalmente le operazioni di consegna.
«Stiamo lavorando a stretto contatto con la Soprintendenza per rendere fruibili questi e altri manufatti sequestrati negli ultimi anni in diverse zone del nostro territorio. Come già detto in occasione del rinvenimento del frammento di anfiteatro romano avvenuto nei giorni scorsi, lavoreremo per trasformare ogni ricchezza storico-archeologica in un'attrattiva turistica».
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