Mentre la caccia all'aggressore è ancora aperta, le condizioni di Marco Pannone restano stazionarie. I medici del King's College Hospital di Londra non hanno sciolto la prognosi, e per avere un quadro più chiaro e completo delle sue condizioni bisognerà verosimilmente attendere diversi giorni. In particolare, c'è da valutare come il 25enne di Fondi ferito alla testa continuerà a rispondere - sia dal punto di vista fisico che da quello neurologico, forse il lato più a rischio - alle terapie cui è sottoposto e al progressivo abbassamento della quantità di farmaci somministrati.
Sul fronte investigativo l'autore dell'aggressione, avvenuta venerdì notte presso il Canova Hall di Brixton, il locale della capitale inglese dove il giovane pontino lavora come barman, al momento rimane a piede libero: sconosciuta, la sua identità. Anche se dal Metropolitan police service sperano di rintracciarlo sulla scorta dell'appello alla cittadinanza lanciato giovedì, corredato da un'immagine del volto del sospettato ricavata dalle registrazioni di una telecamera di sorveglianza. Si tratta di un uomo di un'età apparente compresa tra i venti e i trent'anni, capelli corti e scuri; indossava un giaccone bordato di pelliccia. Sarebbe proprio lui il responsabile delle lesioni che hanno messo a rischio la vita di Pannone, secondo le ricostruzioni della polizia metropolitana londinese avvicinato e messo ko sul finire del proprio turno di lavoro. Un pugno ben assestato in faccia, poi una rovinosa caduta sul marciapiede all'esterno del Canova Hall, battendo la testa. Una dinamica tale da cagionare lesioni che a distanza di poco più di un'ora, con l'aggressore abbondantemente dileguatosi, hanno portato il 25enne ad accusare a un malore che ha reso necessaria la corsa in ospedale.