Latina e la metro di superficie: «Quel progetto è stato bocciato su tutti i fronti»

Latina e la metro di superficie: «Quel progetto è stato bocciato su tutti i fronti»
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 21 Gennaio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 11:46

«Quel progetto, in Regione non è sul tavolo della discussione sulle proposte per la mobilità e neanche nella programmazione europea, dove c'è piuttosto un collegamento Roma-Latina». Enrico Forte, consigliere regionale del Pd, boccia un'ipotetica riproposizione della Metro leggera: «L'ex sindaco Zaccheo dovrebbe girare la domanda alla destra, a quel Giovanni Di Giorgi che fu suo successore in Comune ma fu anche presidente della commissione Trasporti in Regione. Peraltro, la Regione cercò anche di capire se vi fosse stato un interesse a rimodulare il progetto, perché come era proposto sarebbe stata una somma importante, ma sarebbe stato il Comune a dover riaprire i tavolo. E, al momento, non c'è alcuna discussione su questo, e l'attuale amministrazione comunale non mi pare sia favorevole al progetto, ma neanche la Regione a guida Zingaretti».

A bocciare quell'idea, ieri, è stato anche il comitato Metro Bugia, da sempre critico: «In virtù di un piano economico finanziario non verificato e inattuabile, unitamente ad una convenzione che prevedeva le insufficienze economiche di gestione dell'opera a carico del Comune, si sarebbe creato un buco economico nelle casse comunali non sopportabile».

Ma il Comitato entra anche nella vicenda giudiziaria: «Sebbene Zaccheo sostenga che il reato a lui contestato sia del 2011, in cui non ricopriva più la carica di Sindaco, i capi di imputazione consistenti in artifici e raggiri elencati dalla Procura che inducevano in errore il Cipe, Cassa Deposito e Prestiti, Ministero dei Trasporti e Comune di Latina, poi prescritti, in realtà partono dal 2004 in poi, durante il suo mandato».

Inoltre, «sostiene Zaccheo, rispondendo a un giornalista, che se diventasse nuovamente sindaco, si adopererebbe per trattare con il presidente della Regione e con il ministero per fare in modo che i contributi economici ai trasporti possano sostenere i costi di gestione dell'opera. Ma la sostenibilità di un progetto pubblico va analizzata prima di affidare l'opera, di stendere un piano economico finanziario non verificato, stipulare il contratto tra committente e appaltatore, e addirittura nel caso specifico realizzare i vagoni e pagare sal».

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