Quanto costa l'acqua: nel 2020 è aumentata del 6,4 per cento

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Martedì 15 Giugno 2021, 05:03
IL REPORT
Un aumento del 6,4% tra il 2019 e il 2020, e una spesa media annua a famiglia di 521 euro. Tanto costa l'acqua a Latina, secondo l'annuale report dell'osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. Nel Lazio, spicca il dato di Frosinone, il capoluogo in cui l'acqua costa di più (è il capoluogo più costoso a livello nazionale), con una spesa media di 854 euro e un aumento del +8,3%; Latina viene subito dietro, seguita da Viterbo con 505 euro (+1%); Rieti (355 euro, +3%).
La media dell'aumento a livello nazionale è stata del +2,6%, da 436 a 448 euro. Il capoluogo più economico d'Italia è Milano, con una spesa di 156 euro. Latina è però una delle città che ha avuto tra gli aumenti percentuali più alti: degli 84 capoluoghi presi in considerazione nel rapporto (quelli che hanno avuto incrementi, in altri 23 non ce ne sono stati o la spesa è diminuita), Latina è infatti al 16° posto nazionale con il suo +6,4%; svetta in testa alla classifica Isernia con +27,5% di aumento dal 2019 al 2020, mentre chiude la classifica Enna con +0,7%.
Lo studio si sofferma anche su un altro aspetto della spesa: quanto si risparmierebbe con un uso consapevole della risorsa idrica. La spesa infatti fin qui elencata è per un consumo ipotizzato di 192 metri cubi annui. Utilizzandone invece 150, una famiglia media avrebbe un risparmio medio di circa 120 euro a livello nazionale e di 131 euro a livello regionale; a Latina, in particolare, il risparmio sarebbe di 107 euro, il 20,5% in meno.
Cittadinanzattiva esamina quindi anche il livello di dispersione idrica: se a livello nazionale va dispersa il 42% dell'acqua, nei capoluoghi laziali svetta Frosinone con una dispersione in città del 73,8% e in provincia dell'80,1%; al secondo posto c'è Latina, con il 69,7% in città e in provincia al 74%; seguono Rieti e Viterbo. Acqualatina è al momento in una fase di transizione della propria governance. Entro fine mese, infatti, vanno al rinnovo le cariche del Consiglio di amministrazione. Da settimane, un gruppo ristretto di sindaci dell'Egato4 (Gerardo Stefanelli e Giada Gervasi) insieme a tecnici come docenti universitari, stanno vagliando i curricula dei candidati per le nomine di parte pubblica, che non escludono però il cda uscente, al primo mandato, guidato da Michele Lauriola. Tutto si concluderà entro il 30 giugno.
An.Ap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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