Latina, protezione per il giudice Cario dopo l'aggressione in Tribunale

Giuseppe Cario
di Elena Ganelli
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Mercoledì 8 Dicembre 2021, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 16:25

Già da ieri nei confronti del giudice Giuseppe Cario è stata disposta una particolare misura di protezione dopo quanto accaduto lunedì mattina in Tribunale. La decisione è stata adottata nella riunione tecnica di coordinamento tenutasi in Prefettura alla quale hanno partecipato, oltre al Prefetto Maurizio Falco, il Procuratore della Repubblica Giuseppe De Falco e il questore Michele Spina. L'aggressione ai danni del magistrato è stata giudicata molto grave tanto da decidere di rafforzare la protezione nei suoi confronti: una proposta in tal senso è stata inviata all'Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale, organismo che si occupa dell'assegnazione, conferma o revoca dei servizi di scorta e tutela delle persone esposte a particolari situazioni di rischio ma nel frattempo è stato comunque ritenuto opportuno assegnare sin da subito una protezione al giudice.

«Scarceri mio figlio». Il giudice Cario aggredito in tribunale a Latina


LA RICOSTRUZIONE
In effetti quella messa in atto nei suoi confronti all'interno del palazzo di giustizia è stata una vera e propria aggressione. La madre di Gianluca Tuma, Olimpia Gaveglia, è salita al primo piano, ha aspettato che il magistrato tornasse nella sua stanza conclusa l'udienza preliminare e quando lo ha visto ha iniziato a urlare per chiedere la scarcerazione del figlio che da qualche giorno sta attuando lo sciopero della fame.
Il magistrato ha cercato di allontanarsi lungo il corridoio ed è entrato nel bagno ma lei lo ha seguito e ha spinto la porta per entrare fino a quando non è sopraggiunta una dipendente del Tribunale che in qualche modo è riuscita a trascinarla via. Fino all'arrivo dei due carabinieri che hanno scortato la donna, che ancora urlava a squarciagola, fuori dal palazzo di giustizia. Attimi di paura per il magistrato che sta ancora valutando se denunciare la 71enne affinché si proceda contro di lei e che ieri mattina era ancora scosso per l'accaduto.
Rispetto al motivo dell'aggressione Cario prima di prendere qualsiasi decisione sullo stato di detenzione di Gianluca Tuma, arrestato nell'ambito dell'operazione Ottobre Rosso, attende l'esito della perizia medica da lui disposta per valutare le effettive condizioni di salute del detenuto e decidere eventualmente per una misura detentiva meno pesante. A sottolineare la gravità del fatto anche la presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti. «Quello della provincia di Latina sottolinea - è sicuramente un territorio con una forte densità criminale e in questo Tribunale si celebrano processi importanti contro la criminalità molti dei quali nati da inchieste della Direzione distrettuale antimafia.

La situazione conclude - deve essere sicuramente attenzionata».


Nel frattempo arrivano nuovi attestati di solidarietà per il giudice tra cui quello del parlamentare pontino Raffaele Trano. L'intimidazione subita dal giudice Cario all'interno del Tribunale scrive Trano - è intollerabile e dimostra per l'ennesima volta quanto la provincia di Latina sia un territorio difficile, dove si annida una criminalità pericolosa che per troppo tempo ha potuto godere di appoggi eccellenti e che va combattuta senza sosta. Al gip, che per altre intimidazioni lo scorso anno era stato già messo sotto scorta, esprimo tutta la mia solidarietà. Mi auguro che quanto accaduto sia da monito per lo stesso Ministero della giustizia, affinché doti un ufficio giudiziario come quello pontino di mezzi e personale necessari, essendo da tempo la stessa pianta organica insufficiente. C'è bisogno a Latina di magistrati come il giudice Cario, che ha firmato provvedimenti importanti grazie ai quali oggi in quel territorio si respira un'aria più pulita. Sono sempre stato e continuerò ad essere vicino a quei magistrati che come lui, in prima linea, lottano affinché le grandi potenzialità della provincia pontina non vengano divorate dal crimine conclude il deputato - e mi auguro che la massima vicinanza venga espressa da tutta la politica.

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