Profughi dall'Ucraina già arrivati 26 minori con undici famiglie

Profughi dall'Ucraina già arrivati 26 minori con undici famiglie
di Rita Cammarone
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Sabato 12 Marzo 2022, 15:50

La comunità pontina si mobilita per gli aiuti al popolo ucraino colpito dalla guerra, preparando un piano di accoglienza. La maggior parte dei profughi arrivati in provincia di Latina, finora, ha ricevuto l'ospitalità di connazionali già residenti in zona, mentre Comuni e Caritas stanno raccogliendo le disponibilità di posti letto. A Latina, ad esempio, su 52 ucraini in fuga dalla guerra 49 risultano ospiti di famigliari, tre invece sono stati accolti da una famiglia del luogo, l'unica finora a ricevere i profughi in coabitazione. Il dato arriva dall'assessora al Welfare del capoluogo, Francesca Pierleoni, e fa riferimento ai soli ucraini giunti in città che hanno interessato i servizi sociali.
«Non sappiamo quanti profughi sono già arrivati a Latina ha spiegato l'assessora ma conosciamo quelli che per una ragione o un'altra hanno interessato il Comune. Abbiamo undici nuclei familiari, per un totale di 52 persone, tra cui 26 minorenni e una coppia di anziani». Sul sito del Comune di Latina c'è la possibilità di compilare un modulo on-line per comunicare la disponibilità di posti letto da offrire gratuitamente a persone provenienti dalla zona di guerra. Sarà cura dei Servizi sociali ricontattare coloro che hanno dato disponibilità.


Il Comune di Aprilia ha pubblicato un avviso esplorativo rivolto ai cittadini, alle strutture alloggiative e agli enti del terzo settore per il reperimento di alloggi disponibili all'accoglienza, che saranno prontamente comunicati alla Prefettura di Latina per l'eventuale utilizzo nel sistema Cas/Sai. Altri comuni pontini invece si sono agganciati al percorso istituzionale gestito dalla Regione Lazio attraverso la Protezione civile per quanto riguarda le soluzioni alloggiative. L'Agenzia di protezione civile provvederà a contattare i richiedenti alloggiamento temporaneo presso le strutture alberghiere convenzionate dalla Regione Lazio e al loro trasferimento presso le strutture a ciò dedicate sul territorio regionale.


Accanto ai Comuni e a supporto delle istituzioni si sta mobilitando per l'accoglienza anche la Caritas diocesana di Latina, che ha già raccolto un'offerta complessiva di una cinquantina di posti letto messi a disposizioni da una ventina di privati per ospitare i profughi ucraini.

Le soluzioni alloggiativa intercettate dalla Caritas si trovano in diversi centri della provincia, a Latina, Sezze, Priverno, Cori, Borgo Carso, Borgo Vodice e saranno gestiti attraverso il coordinamento della Prefettura, cui è demandato il compito di assicurare l'accoglienza sul territorio dei profughi, e della Regione Lazio che concorre allo stesso servizio.


Per domenica, 20 marzo, la diocesi di Latina ha indetto una «Giornata di preghiera e solidarietà» per l'Ucraina. Nelle 82 parrocchie si raccoglieranno le offerte da destinare a un fondo che servirà a sostenere le attività della Caritas diocesana e Italiana già all'opera per aiutare i profughi ucraini in fuga dalla guerra. Le offerte raccolte nelle chiese o quelle di privati cittadini potranno essere versate direttamente presso l'Ufficio Amministrativo della Curia a Latina, oppure con un bonifico su conto corrente postale 11023041 (Iban IT36M07601147000000 11023041) o conto corrente Unicredit (Iban IT68A0200814 704000400151652), intestati a Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno (via Sezze, 16 - Latina), con causale: Emergenza Ucraina. E' molto importante sostenere questa raccolta di fondi ha spiegato ieri Angelo Raponi, direttore della Caritas di Latina per consentire gli acquisti di beni di prima necessità, gestiti dalla rete Caritas, nei territori quanto più limitrofi ai luoghi di emergenza evitando così viaggi dall'Italia con tanto di carico merci. La Caritas come altre grandi agenzie umanitarie internazionali invita in questa prima fase alla raccolta fondi per sostenere chi sta operando sul posto.

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