Prestipino, il prefetto Messina e i magistrati della Dda in Questura a Latina: il punto sulla lotta alla criminalità

Prestipino, il prefetto Messina e i magistrati della Dda in Questura a Latina: il punto sulla lotta alla criminalità
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Martedì 7 Dicembre 2021, 05:03
L'INCONTRO
La procura di Roma e la direzione distrettuale antimafia insieme ai vertici dello Sco a Latina. Un incontro informale che si è tenuto ieri in Questura, voluto dal procuratore di Roma Michele Prestipino, e che arriva a sancire i risultati importanti raggiunti sul territorio nel corso degli ultimi anni. Oltre al procuratore Prestipino erano presenti il prefetto Francesco Messina, capo della Dac Direzione centrale Anticrimine della polizia; il direttore dello Sco Servizio centrale operativo Fausto Lamparelli; Marco Garofalo, direttore della prima divisione dello Sco che si occupa di criminalità organizzata; il funzionario Eugenio Masino; i procuratori Luigia Spinelli, Corrado Fasanelli e Claudio De Lazzaro che hanno coordinato le maggiori indagini della Dda che hanno travolto Latina. Insieme al questore Michele Spina e al dirigente della squadra mobile Giuseppe Pontecorvo, quella di ieri è stata l'occasione per tracciare un bilancio delle attività condotte nel corso dell'ultimo anno che hanno smantellato il clan rom Di Silvio e ricostruito un quadro finalmente più chiaro e dettagliato delle dinamiche della criminalità organizzata che da anni tiene sotto scacco il territorio. L'ultima indagine, conclusa lo scorso ottobre e condotta dalla squadra mobile dietro il coordinamento della Dda di Roma, è Scarface: 33 arresti nel clan per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsioni, sequestro di persona, detenzione e porto abusivo di armi. Il vertice questa volta è Giuseppe Di Silvio, detto Romolo, già protagonista della guerra criminale del 2010 e tuttora in carcere dopo la condanna per l'omicidio di Fabio Buonamano. Ma prima ancora altre inchieste avevano sgominato il gruppo criminale dei Travali e poi riaperto un caso ancora insoluto della guerra criminale. Undici anni dopo il delitto di Massimiliano Moro i nuovi spunti investigativi forniti dai collaboratori di giustizia hanno consentito infatti di chiudere il cerchio e arrestare i responsabili ricostruendo la lotta per il controllo delle attività criminali a Latina. E' un solco tracciato nella lotta alla criminalità organizzata, che ha portato a raggiungere traguardi fino a qualche anno fa impensabili e sul quale la procura di Roma ha voluto fare il punto. Il procuratore Prestipino ha infatti incontrato tutto il personale della Mobile e si è poi soffermato in un briefing operativo con gli investigatori della prima sezione criminalità organizzata e con i magistrati della Dda per valutare gli obiettivi raggiunti e ragionare sulle prossime prospettive. «Credo sia un segno di stima e di gratitudine per il lavoro svolto in sinergia in questi anni - dichiara il dirigente della squadra mobile Giuseppe Pontecorvo C'è stata una collaborazione straordinaria che non è comune riscontrare e cha prodotto obiettivi eccezionali e risultati che sono andati anche oltre le aspettative. Ci sono tutte le premesse per proseguire su questa strada e raccogliere altri successi».
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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