Acqua marrone dai rubinetti; impianti di riscaldamento mal funzionanti; fotovoltaico non ancora volturato; amministrazioni condominiali che si susseguono, a volte senza passarsi le consegne; alloggi assegnati e consegnati ma con contratti non ancora registrati; inquilini costretti a pagare riparazioni continue. Non è stato un bell'inizio, per gli alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica) di Porta Nord a Latina, realizzati dal Comune, conclusi dopo anni di lavori infiniti come un fiore all'occhiello per modernità delle soluzioni costruttive e per la tecnologia impiantistica implementata, tra cui il geotermico, il fotovoltaico, le pompe di calore per riscaldamento e raffrescamento dei 24 alloggi in ciascuna delle due palazzine.
Gli appartamenti furono assegnati in una cerimonia di consegna delle chiavi, due anni fa, con inquilini commossi per avere finalmente raggiunto il sogno di una casa, al popolare canone di 7,5 euro al mese (oltre a utenze e condominio). Assegnati al volo, per evitare possibili occupazioni abusivi e altri problemi. Poi, però, sono cominciati i problemi, denunciati e elencati uno per uno ieri in commissione Trasparenza dal consigliere Matteo Coluzzi. «Oltretutto - ha segnalato il consigliere di opposizione - gli inquilini devono anche pagare loro ditte scelte dal Comune per le manutenzioni».
«Ho sentito personalmente l'amministratore di condominio - ha esordito l'assessore ai Lavori pubblici e Patrimonio, Emilio Ranieri - e abbiamo convenuto insieme di verificare tutte le questioni e attendo una relazione dettagliata, ma è fondamentale che siano presenti anche gli uffici in una prossima riunione con amministrazione e inquilini».
Relativamente agli impianti, Ranieri ha osservato che «le case rispondono a determinati requisiti e la difficoltà può essere nella manutenzione di attrezzature complesse. Se gli interventi non sono risolutivi, occorre richiamare le ditte intervenute per verificare anche le garanzie su operazioni e materiali impiegati. Il futuro di quei condomini è l'autogestione, ma prima occorre che il Comune riesca a volturare il fotovoltaico, accenderlo e assegnarselo; altrimenti risulterebbe del condominio, cosa non possibile, dato che patrimonialmente immobili e impianti sono dell'amministrazione comunale». Relativamente ai contratti, «ci sono state difficoltà oggettive nella registrazione per disguidi burocratici con l'Agenzia delle entrate, che si stanno risolvendo».
An.Ap.
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