Picchia la compagna la notte di Capodanno

Picchia la compagna la notte di Capodanno
di Stefano Cortelletti
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 09:47


«Ho paura, lo capisci? Sono una donna, non ho forza io». Ha scandito il suo grido di aiuto mentre era al telefono con i carabinieri, cercando di arginare la violenza del suo compagno, 50enne pontino infermiere dell'ospedale Goretti che, in preda ai fumi dell'alcol, la stava picchiando. La donna è riuscita a fuggire da casa, a Sezze, inseguita dall'auto del compagno, fino alla stazione di Latina scalo, ancora in linea con il 112, che ha ascoltato tutto, riuscendo a inviare in pochissimi minuti una pattuglia del Radiomobile della compagnia di Latina, mettendola in salvo.
Una storia di violenza e di coraggio, quella accaduta la notte di capodanno tra Sezze e Latina. Lui quella sera aveva già bevuto e per lei è iniziata una notte da incubo. Stavano insieme da tre anni, ma da due lei subiva violenze senza mai denunciare, convinta che sarebbe riuscita a cambiare quell'uomo che si trasformava quando si ubriacava. L'ultima notte dell'anno il 50enne aveva iniziato a minacciare la compagna e lei, temendo per la sua vita, aveva composto il numero unico per le emergenze. Lui se ne era accorto e le aveva strappato il cellulare dalle mani, cercando di capire chi fosse dall'altra parte: erano i carabinieri, che avevano già individuato la zona di provenienza della chiamata, inviando un'auto sul posto che però non era riuscita a trovare la richiedente. Alle 4 di mattina i carabinieri sono riusciti a identificare il numero di telefono e a richiamare la donna che, impaurita e con la voce rotta da singhiozzi e pianti, diceva di essere riuscita a fuggire ma che aveva paura e di temere per la propria vita: era stata minacciata anche con un'arma da taglio ma aveva reagito lanciando verso l'uomo un oggetto, per poi fuggire. La donna era riuscita ad arrivare in stazione a Latina Scalo, rimanendo sempre al telefono con un operatore del 112 che nel frattempo cercava di tranquillizzarla. Quando l'uomo l'ha raggiunta allo scalo ha provato a portarle via la borsa ma lei si è fatta forza e rivolgendosi al suo aguzzino, gli ha detto di essere al telefono con i carabinieri e che stavano arrivando. Così l'uomo è fuggito. Un minuto dopo la Sezione Radiomobile dei carabinieri di Latina era sul posto e, dopo aver messo in sicurezza la donna, ha iniziato le ricerche del 50enne. I militari hanno anche chiamato un'ambulanza del 118 che ha visitato la vittima: sul corpo di lei erano evidenti i segni di una recentissima violenza. L'operatore sanitario, sentitosi braccato, si è consegnato spontaneamente in caserma a Latina ed è stato posto in stato di fermo con l'accusa di violenza e maltrattamenti. L'uomo, difeso dall'avvocato Emanuele Ceccano, sarà interrogato oggi. Il 50enne aveva già avuto una condanna per maltrattamenti alla ex moglie. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Andrea D'Angeli.
La vittima ha avuto il coraggio di porre fine ad anni di violenze fisiche e psicologiche, merito anche dei militari della Sezione Radiomobile e degli operatori della centrale operativa di Latina che hanno agito con professionalità e sensibilità trasmettendole sicurezza e vicinanza.

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