Parco del Circeo, riparte l'iter per la nomina del presidente

Giada Gervasi
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Giovedì 10 Giugno 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 11:14

È stato pubblicato sul sito del Parco Nazionale del Circeo l'avviso dell'avvio della procedura della nomina del Presidente dell'Ente Parco Nazionale del Circeo da parte del Ministero della Transizione Ecologica. La procedura avviene ai sensi dell'articolo 9, comma 3, della legge numero 394 del 1991, come modificato con decreto legge numero 120 dell'11 settembre 2020. L'iter prevede che il Ministero individui una terna all'interno della quale sarà poi individuato il nuovo presidente dell'area protetta pontina.

La nomina spetterà al Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, e dovrà poi essere concordata con il presidente della Regione Lazio. Il Parco Nazionale del Circeo è senza presidente ormai da oltre 3 mesi da quando cioè, lo scorso 6 marzo, il precedente direttore, il generale Antonio Ricciardi si è dimesso giustificando la sua decisione con motivi strettamente personali. A questo si aggiunga anche che l'Ente Parco è privo di un direttore dopo che, alla scadenza del mandato del precedente direttore Paolo Cassola, la procedura per la nomina del successore ha subito una battuta d'arresto in quanto la delibera contenente la terna dei papabili è stata annullata dal Ministero per alcune problematiche ravvisate.

Attualmente la procedura è stata nuovamente avviata e si attende l'individuazione della terna da sottoporre al Ministro. Un passaggio che potrebbe avvenire a breve.


Nel frattempo ieri il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi ha scritto al ministro Dario Franceschini chiedendo provvedimenti urgenti in merito alla conclusione dell'iter del Piano Territoriale Paesaggistico del Lazio. Nella missiva il primo cittadino lamenta di come il Governo parli di ripresa economica, ma di fatto non metta in condizione di agire gli Enti e i privati. «Senza la conclusione dell'iter del Piano, già approvato dalla Regione - spiega - i primi non possono realizzare opere pubbliche mentre gli altri non investono nella ripresa o nei bonus».


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