Palazzetti a capienza ridotta la Top volley: «Così non partiamo»

Il presidente Gianrio Falivene
di Gaetano Coppola
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Giovedì 19 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:21

 «Così il volley muore».È il grido d'allarme che le società della Lega Volley hanno lanciato contro la prospettiva di riaprire i palazzetti al 35% della capienza, malgrado green pass e mascherine. E si chiede al Governo di rivedere questa prospettiva minacciando, in caso contrario, di non partire con i campionati.
«Sono due stagioni che procediamo senza pubblico o con una capienza davvero limitata - dice Gianrio Falivene, presidente della Top Volley - E se siamo ancora tutti qui è perché le società hanno fatto sforzi enormi, malgrado i mancati incassi e qualche sponsor diventato inadempiente. Abbiamo tenuto duro con la speranza che vaccini e green pass ci avrebbero consentito di ripartire. Abbiamo dimostrato di avere la capacità di gestire in sicurezza i nostri spazi e a maggior ragione con lo strumento della certificazone e della mascherina pensiamo di poter garantire la sicurezza dei nostri tifosi. Non è più pensabile di affrontare un'altra stagione con un terzo del pubblico e degli incassi. A questo punto è meglio non partire affatto».


IL TESTO
Questo il testo dell'appello che è stato condiviso da moltissimi atleti ed è abbinato a una petizione che sarà inidirizzata al ministro della Sanità Speranza:
«Top Volley Cisterna esprime totale disaccordo e contrarietà di fronte alla prospettata riapertura degli impianti limitata al 35% della capienza. Come club, sin dalle prime avvisaglie della pandemia, abbiamo messo al primo posto la tutela della salute. Dei nostri atleti. Del nostro staff. Del nostro pubblico, talmente ben educato e corretto da farlo sembrare un pubblico teatrale. Oggi, con il procedere della campagna vaccinale e con l'introduzione del green pass, non si comprende perché non si possa tornare ad una partecipazione normale, in assoluta sicurezza, all'interno dei Palazzetti. Il rischio zero non esiste e non esisterà mai: il Sars cov-2 è ormai endemico. Io cittadino/a vorrei fare una domanda al Cts ed al Ministro Speranza: Se ho il vaccino e uso la mascherina, perché non dovrei sentirmi sicuro in un palasport insieme a tutti gli altri tifosi?. È bene si sappia che un taglio degli incassi (tra biglietteria ed abbonamenti) pari al 65% implica, di fatto, la ne della pallavolo a Cisterna di Latina e altrove, così come l'abbiamo conosciuta. Le ricadute, economiche e sociali, di un simile epilogo non possono sfuggire a chi ha l'onore e l'onere di governare la cosa pubblica. Top Volley Cisterna non ha scopo di lucro, ci consideriamo da sempre al servizio della passione dei nostri tifosi, della gente.
Chiediamo solo ci sia consentito di tornare a farlo.
Chiediamo solo che non si perdano migliaia di posti di lavoro nello sport.
Chiediamo solo che non si depauperi l'enorme ricchezza umana e sociale dello sport di base.
Chiediamo solo che, mentre le Olimpiadi ci hanno offerto continuamente testimonianze dell'immenso valore dello sport, di tutti gli sport, si diano segnali incontrovertibili di pari dignità.
Il calcio muove il pil, il volley e gli altri sport forse no, ma siamo certi che deserticare queste discipline sia la strada giusta per l'agognata ripartenza?
Così il volley muore».
Gaetano Coppola
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