Operai morti nell'esplosione, oggi a Norma l'addio a Daniel

Operai morti nell'esplosione, oggi a Norma l'addio a Daniel
di Stefano Cortelletti
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Martedì 21 Marzo 2023, 10:44
La comunità di Norma si ferma oggi per l'ultimo saluto a Daniel Martini, l'operaio 33enne che venerdì ha perso la vita, insieme al collega 35enne Vadyn Kachurin, nella tragica esplosione alla Recoma, l'azienda di Sermoneta che si occupa della revisione delle bombole che contengono gas liquidi. I due operai stavano effettuando la manutenzione sulla valvola di quando è avvenuto lo scoppio. Oltre alle due vittime, un terzo operaio è rimasto ferito.
Ieri pomeriggio è stata aperta la camera ardente di Daniel presso la Chiesa del Carmine in piazza Roma. La veglia riprenderà questa mattina dalle ore 8.15 alle 13, mentre alle 15 ci sarà il funerale, a cura della ditta di onoranze funebri Gli Angeli di Latina scalo. Per tutta la giornata sarà lutto cittadino, decretato dal sindaco Andrea Dell'Omo "interpretando il sentimento di profondo cordoglio della nostra Comunità". Dalle ore 14 alle ore 18 e per tutta la durata della funzione funebre, le attività commerciali e gli uffici pubblici resteranno chiusi. Le lezioni della scuola dell'infanzia termineranno alle 14. Ancora non si hanno invece notizie del funerale di Kachurin, la cui salma è sempre al cimitero di Latina. La famiglia deve ancora fissare la data.
La procura intanto continua l'indagine per stabilire le cause dell'esplosione. Il sostituto procuratore ha affidato un incarico di consulenza, mentre resta sotto sequestro l'area di "svalvolamento" dove è avvenuto l'incidente. Sarà determinante la testimonianza dell'operaio di 24 anni residente a Sezze Scalo, Diallo Madyou, l'unico che ha assistito all'esplosione e che è riuscito a salvarsi non essendo nelle immediate vicinanze della bombola. Ricoverato in gravi condizioni al Goretti, le sue condizioni sono migliorate e nelle prossime ore sarà dimesso. A quel punto i carabinieri, su delega del sostituto procuratore Giuseppe Bontempo, ascolteranno il giovane. Quattro al momento gli indagati: l'amministratore delegato dell'azienda, il direttore di produzione e i responsabili della sicurezza. Ieri nessun operaio se l'è sentita di andare al lavoro.
 
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