Nuovo ospedale la Asl ha il progetto donato dall'Ance

Nuovo ospedale la Asl ha il progetto donato dall'Ance
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Martedì 29 Dicembre 2020, 14:55
SANITA'
La donazione diventa ora ufficiale: il progetto del nuovo ospedale di Latina immaginato dall'Ance, associazione dei costruttori edili della provincia di Latina, è nelle mani della Asl. Era stato presentato lo scorso agosto e pensato dai progettisti Massimo Rosolini e Giovanni Andrea Pol ancora prima che una pandemia arrivasse a travolgere il sistema sanitario. Da qui dunque si parte per realizzare la nuova struttura della città che sorgerà, come previsto, in un'area di proprietà della Regione Lazio, a Borgo Piave.
«E' un dono all'intera collettività della provincia spiega il direttore generale della Asl Giorgio Casati L'Ance era partito in autonomia con uno studio che presentò ad agosto nel corso di una conferenza stampa ma non riuscivamo a trovare un meccanismo che perfezionasse questo atto. La donazione è ora un passaggio importante perché ci offre già una visione moderna dell'ospedale anche alla luce del problema che tutti stiamo vivendo, quello del covid, con la presenza di una struttura modulare in cui le varie componenti possono essere isolate in un'eventuale situazione epidemica e di una struttura dormiente che potrebbe essere rapidamente trasformata in un altro ospedale separato per gestire le emergenze. Il nosocomio, così come concepito, ha inoltre una dimensione tale da poter accogliere tutte le componenti universitarie oggi dislocate in parte all'Icot e in parte a Terracina. Riuscire ad aggregare tutte le funzioni universitarie in una sede unica offrirà significativi vantaggi. Inoltre, avere già un'ipotesi a disposizione consentirà di abbattere i tempi».
IL PROBLEMA
C'è però un grande nodo da risolvere, relativo ovviamente ai costi: il progetto dell'Ance prevede infatti risorse per 385 milioni di euro circa mentre quelle effettivamente a disposizione ammontano a 300 milioni. «La necessità spiega ancora Casati sarà ricondurre il progetto nel quadro economico a disposizione. Ritireremo quindi la delibera già pubblicata e affideremo invece l'incarico per adattare lo studio già esistente alle risorse disponibili».
Una delle ipotesi in campo è la riduzione dei 700 posti letto previsti, abbattendo così una parte dei costi. Ma il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori spiega che la struttura potrebbe essere realizzata anche in due tempi, immaginando di perfezionarla e adattarla al progetto originario in un secondo momento.
«E' doveroso ringraziare i professionisti, l'architetto Rosolini e l'ingegnere Pol insieme a uno dei massimi esperti di edilizia Francesco Enrichens che si sono spesi per la realizzazione del progetto spiega il presidente dell'Ance Pierantonio Palluzzi Abbiamo fatto la nostra parte investendo risorse umane e finanziarie e offrendo in dono questo studio alla collettività. Lo abbiamo immaginato quando l'epidemia non esisteva, ma questo è un ospedale in grado di gestire qualunque emergenza».
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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