Latina, numeri e intese per la Provincia: ecco il peso dei partiti e dei Comuni

Latina, numeri e intese per la Provincia: ecco il peso dei partiti e dei Comuni
2 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Novembre 2021, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 12:05

Due settimane per presentare le liste, e poi venti giorni di campagna elettorale. Neanche il tempo per definire i nuovi Consigli comunali e le giunte appena emerse dalle elezioni amministrative di ottobre, e la Provincia di Latina va al rinnovo dei suoi organi, presidente e Consiglio.
SECONDO LIVELLO
Il presidente facente funzioni Domenico Vulcano, salito alla carica dopo la decadenza di Carlo Medici, ha convocato le elezioni per il 18 dicembre. Le scadenze immediate sono ora quelle del 18 novembre, data in cui sarà emesso l'elenco degli aventi diritto al voto, e il 27 novembre, data per la presentazione delle liste dei candidati. Le Province sono enti di secondo livello: elettorato attivo e passivo è costituito solo da sindaci e consiglieri comunali, per il Consiglio (12 componenti). Il presidente può essere solo un sindaco, con una prospettiva di 18 mesi rimanenti in carica. I Comuni non pesano allo stesso modo. Sono infatti divisi in sei fasce, dalla A (Comuni più piccoli) alla F (solo Latina) con un proprio quoziente, per equilibrare il voto. Si chiama voto ponderato; ad esempio, il 31 marzo 2019, quando ci furono 5 liste con 42 candidati, i partiti presero l'equivalente di 25.305 preferenze per FI, 24.171 per le Civiche pontine, 17.390 per il Pd, 17.157 per FdI, 11.126 per la Lega. Le elezioni amministrative hanno portato cambiamenti nella composizione dei Consigli comunali, e le forze politiche stanno ancora attendendo l'ultima definizione della giunta di Latina, per avviare, dalla prossima settimana, i tavoli per eventuali accordi. «Ci iniziamo a muovere dalla prossima settimana perché abbiamo avuto bisogno di tempo per far insediare i neo eletti al ballottaggio», conferma il sindaco di Latina, Damiano Coletta.
PAPABILI
È ancora presto, ma secondo le indiscrezioni due candidati presidenti girano già. Il primo è Gerardo Stefanelli, neo riconfermato sindaco di Minturno, il secondo quello di Federico Carnevale, di Monte San Biagio. Non sarebbe all'orizzonte una nuova candidatura di Damiano Coletta: a Latina infatti la situazione politica è troppo delicata e frammentata. Se è vero che da tempo vige un accordo provinciale FI-Pd-civici per il governo di Acqualatina, così come in Provincia si governa con intese, è anche vero che Coletta è tuttora alle prese con una complessa composizione della giunta.
FORZE IN CAMPO
Ma quanto pesano i partiti? Difficile dirlo in questa fase di ricomposizione, soprattutto perché ci sono sindaci formalmente non di un partito, ma che con questo governano, ma alcuni dati si possono esaminare. Nel centrodestra, ad esempio, FdI ha 47 consiglieri e nessun sindaco; la Lega può contare su una sessantina di voti, con un valore di circa il 12%; FI, che ha vinto le precedenti, può contare su territori fedeli come Fondi, Gaeta, Formia, per una percentuale che può avvicinarsi al 25-30%. Il Pd ha sindaci come Priverno, Cisterna, Cori, Maenza, Roccasecca dei Volsci. Tra le grandi città, civiche sono rimaste, oltre a Latina, Aprilia e Sabaudia.
An. Ap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA