«Non siamo razzisti», il Norma si siede in campo e perde la partita

«Non siamo razzisti», il Norma si siede in campo e perde la partita
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Venerdì 7 Gennaio 2022, 05:03
LA POLEMICA
Non hanno digerito la decisione di ripetere la partita che stavano vincendo per una serie di insulti razzisti partiti da qualche tifoso sugli spalti, con i soliti stupidi buu rivolti a un giocatore di colore. «Non siamo razzisti e ci siamo seduti in campo davanti a questa discriminazione». Seduti nel vero senso della parola, tutti gli undici giocatori della ASD Norma 1959, squadra di calcio che milita in Seconda categoria, si sono accasciati sul terreno di gioco subito dopo il fischio dell'arbitro all'inizio della partita.
Il match di ieri contro i Briganti, società di Itri, si sarebbe dovuto svolgere come recupero del precedente incontro sospeso nel mese di novembre proprio per i fischi razzisti provenienti dagli spalti. Quel giorno il Norma era in vantaggio 3-1 ma la partita fu sospesa alla mezz'ora del secondo tempo. L'arbitro decise di interrompere il match chiedendo al capitano della squadra di casa, il Norma, di invitare i tifosi locali a smettere di fare buu razzisti verso l'unico calciatore di colore in campo in quel momento, il nigeriano classe 1996 Buba Bojang. L'incontro fu interrotto tra le polemiche e si scatenarono accuse reciproche soprattutto tramite i social.
Ieri, come disposto dalla federazione, la partita si sarebbe dovuta rigiocare ma il Norma, non avendo digerito la sospensione precedente, ha deciso di mettere in campo la clamorosa protesta: tutti gli 11 giocatori sono rimasti seduti dopo il fischio iniziale. Immobili, mentre gli avversari giocavano praticamente da soli in un clima surreale. Dopo circa 15 minuti di farsa (e qualche gol dei Briganti) il direttore di gara ha deciso di interrompere l'incontro. Probabilmente, dopo aver capito che la protesta sarebbe continuata per tutta la partita, ha valutato l'evento come una sorta di abbandono da parte della squadra padrone di casa che ora sarà sconfitta a tavolino.
Il Norma, dopo la protesta, ha rivendicato il gesto con un duro post su Facebook: «Abbiamo scelto di ribellarci al sistema, ci siamo seduti davanti alla discriminazione e al regolamento! Le vittime di questo sporco teatrino siamo stati solo noi, altro che razzismo... Una società che vanta da anni premi disciplina per la propria correttezza, una società che negli anni ha accolto giocatori di qualsiasi parte del mondo perché siamo stati sempre una grande famiglia».
Marco Cusumano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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