Non fu un incidente ma un tentato omicidio, il processo

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Giovedì 18 Marzo 2021, 05:01
L'UDIENZA
Non un incidente casuale ma un brutale tentativo di uccidere un uomo per un affare finito male. Emidio Cirolla, 40enne commerciante di auto di Nettuno e Stefano Miozzi, 50 anni, di Nettuno, ex socio in affari della vittima, sono accusati del tentato omicidio di Fabrizio Bruno, 56enne di Latina ferito gravemente in seguito all'aggressione subìta il 29 luglio dello scorso anno in via Campovivo a Borgo Montello e ieri mattina sono comparsi davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina Giorgia Castriota chiedendo di essere giudicati con il rito abbreviato.
Quel giorno l'auto sulla quale viaggiava Bruno era stata violentemente tamponata e buttata fuori strada da una vettura alla cui guida c'era Emidio Cirolla: l'uomo era sceso e si era accanito ulteriormente sulla vittima che era ormai a terra priva di sensi. Nonostante questo non si è fermato, lo ha colpito con calci e pugni tanto da causargli ferite gravissime per le quali si era reso necessario il trasporto in un ospedale della capitale in codice rosso. Cirolla era stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio volontario ma le indagini non si erano fermate e a gennaio scorso era stato arresto anche l'uomo che si trovava in auto con Cirolla, Stefano Miozzi.
Ieri mattina i due imputati, assistiti dagli avvocati Alessia Vita e Andrea Barbesin, sono comparsi in udienza preliminare e hanno chiesto di essere giudicati con l'abbreviato. La difesa di Miozzi in particolare ha chiesto l'abbreviato condizionato all'acquisizione dei carichi pendenti e del certificato penale della vittima, coinvolta in alcune inchieste per una delle quali nel 2019 era anche stato arrestato.
Il gup ha respinto l'istanza concedendo il rito abbreviato semplice e rinviando per la discussione al 14 aprile prossimo.
E. Gan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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