Motori ecosostenibili a idrogeno, Gaeta si candida: il polo ad Arzano

Motori ecosostenibili a idrogeno, Gaeta si candida: il polo ad Arzano
di Sandro Gionti
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Lunedì 19 Settembre 2022, 10:46

Un polo industriale nell'area di Arzano, a Gaeta, per la futura gestione dei trasporti marittimi e, in particolare, per la produzione dell'idrogeno per alimentare motori ecosostenibili? Il sindaco Cristian Leccese ha incontrato a Torino i dirigenti della Punch Group, una delle aziende leader in Italia e in Europa per la costruzione dei motori ad idrogeno, ai quali ha proposto la disponibilità di una delle aree del comprensorio di Arzano, dove un tempo sorgeva il deposito dell'Eni.


Non è un caso che da Torino arriveranno entro l'ultima decade di settembre i due motori che permetteranno il varo, a fine ottobre, del catamarano Super Classic The Island, interamente realizzato a Gaeta nel cantiere nautico Offshore di Roberto Buonomo e presentato ufficialmente il 6 agosto scorso al Consiglio comunale in occasione del conferimento di un attestato di benemerenza allo stesso Buonomo, che da oltre 35 anni opera nel settore della progettazione e costruzione navale ed ha accompagnato il sindaco in questo speciale incontro di lavoro a Torino.


IL CATAMARANO
Durante la presentazione del catamarano che segnerà una svolta epocale in ambito green con la sua propulsione a combustione interna al 100% alimentata a idrogeno per la prima volta al mondo, il sindaco Leccese aveva già auspicato come il ricorso all'idrogeno possa essere seguito con interesse non solo dalla nautica da diporto ma anche dalla flotta di pescherecci con evidenti vantaggi in termini di sostenibilità ambientale e di costi economici. E da queste considerazioni è scaturita la proposta di far nascere nell'area di Arzano un centro sia per la produzione dell'idrogeno che per il futuro dei collegamenti marittimi.
A questo progetto ha subito creduto il Centro di ingegneria e sviluppo Global Propulsion Systems, leader mondiale nella ricerca e sviluppo di propulsori diesel e sviluppo di centraline, presente nel capoluogo piemontese da oltre 17 anni e che occupa circa 700 lavoratori, in gran parte ingegneri e tecnici.

Dal 2005 ha avviato numerosi progetti di ricerca con il Politecnico di Torino, che non sono stati mai interrotti nemmeno durante la pandemia.

Da tempo il Punch Group, oltre al diesel, sta guardando con interesse alle motorizzazioni ibride e, soprattutto, all'idrogeno, risultando in grado di avviare una produzione di motori di propria creazione. Come quelli che a fine ottobre alimenteranno il catamarano costruito nel cantiere Offshore di Roberto Buonomo, «un'azienda affermata sui mercati nazionale ed internazionale, perno di tutto il sistema dell'alta velocità e dello stile italiano, che da sempre pone al centro della propria azione due elementi fondamentali: il lavoro, con lo sviluppo della cantieristica, e la professionalità del management e delle maestranze».
 

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