Morti i conigli mascotte dell'ospedale "Santa Maria Goretti", ipotesi avvelenamento

Morti i conigli mascotte dell'ospedale "Santa Maria Goretti", ipotesi avvelenamento
di Stefania Belmonte
3 Minuti di Lettura
Martedì 26 Ottobre 2021, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 08:48

 Chi non ricorda il simpatico gruppo di conigli che accoglieva utenti, pazienti e personale del Santa Maria Goretti di Latina? Una presenza che ora è a rischio, perché sono praticamente ormai decimati. Ieri mattina quattro di loro sono stati trovati morti nel giardino del padiglione Porfiri, dove da alcuni anni era stanziale la colonia spontanea. Ad accorgersi della strana moria, un volontario dell'Enpa, che ieri si è recato alla camera mortuaria per un conoscente ed ha notato i conigli deceduti nell'area verde.

«È stato davvero brutto - commenta il volontario che preferisce restare anonimo - Questi conigli fanno sempre molta compagnia a tutti. Spero che questo brutto episodio faccia da stimolo alla direzione dell'ospedale per valorizzare l'area».
Nel primo pomeriggio di ieri altri volontari dell'Enpa hanno effettuato un sopralluogo al Goretti. «Per fortuna non abbiamo trovato altri conigli morti - ha spiegato Gianclaudio Pennacchia, volontario e tesoriere dell'Enpa di Latina - Però abbiamo constatato con dispiacere che sono molti meno rispetto a quanti ne ricordavamo: di ben oltre cinquanta, ne saranno rimasti una decina». Che fine hanno fatto tutti gli altri? Sono morti anche loro o sono stati catturati? Perché infatti tra le ipotesi sulla drastica riduzione dei conigli, ci sarebbe anche quella di qualche disperato che si sarebbe servito della colonia per mangiare, ma questa è un'altra storia, perché le ipotesi finora più accreditate sulla moria di conigli accertata ieri è che possa essersi trattato di avvelenamento oppure di una malattia virale che si diffonde velocemente una volta che degli esemplari vengono contagiati. E' quanto accerterà questa mattina l'Istituto zooprofilattico di Latina. «Faremo tutte le verifiche necessarie - ha detto il direttore dell'istituto zooprofilattico, il dottor Giorgio Saralli - Effettueremo i prelievi e poi avremo le risposte». Si andrà ad esclusione: in caso si tratti di malattia virale si saprà nel giro di due o tre giorni - il tempo necessario all'esito delle analisi - mentre ci sarà molto di più da aspettare per sapere se si sia trattato di avvelenamento: circa due mesi (i prelievi tossicologici saranno inviati a Firenze). Nel caso invece dovesse emergere che si tratti del virus dei conigli (che non è trasmissibile all'uomo), si dovrebbe procedere purtroppo all'abbattimento immediato di tutti i capi, per evitare che la malattia si diffonda anche ad altri esemplari anche fuori dall'ospedale.
«Siamo molto dispiaciuti per l'accaduto, perché eravamo tutti molto affezionati alla piccola colonia spontanea di conigli che si era formata nell'ospedale - ha detto il direttore sanitario del Santa Maria Goretti, Sergio Parrocchia - La situazione era sotto controllo del servizio veterinario della Asl e la colonia era monitorata, tanto che era stato anche posizionato un box perché mangiassero in quel punto». Adesso bisognerà capire quale sia la causa della morte.
Stefania Belmonte
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA