Montello, torna lo spettro riapertura

Montello, torna lo spettro riapertura
2 Minuti di Lettura
Martedì 5 Gennaio 2021, 05:01
AMBIENTE
Un nuovo no a qualsiasi uso di Montello, ma un'apertura per altri siti. Il 26 gennaio si decide il destino di Borgo Montello, data stabilita dalla Regione Lazio per la conferenza di servizi decisoria sull'ampliamento da 38mila metri cubi richiesto dalla Ecoambiente per l'abbancamento di ulteriori quantità di rifiuti.
Un ampliamento derivante da nuovi volumi venutisi a creare per il naturale fenomeno di abbassamento della massa sottostante di rifiuti già abbancati in passato in un invaso.
Questa dovrebbe essere l'ultima seduta, in cui decidere se accordare o meno alla società la richiesta, ma il Comune di Latina è già sul piede di guerra. Già il 14 dicembre scorso, nella precedente conferenza di servizi, convocata in quella occasione dal Comune di Latina, piazza del Popolo innalzò le barriere contro qualsiasi ipotesi di nuovo utilizzo di Borgo Montello. In quella occasione fu stabilito di eseguire nuove analisi in contraddittorio per stabilire il livello di inquinamento delle falde soggiacenti le discariche di Montello, esami che il Comune chiese venissero eseguiti entro il termine massimo di 60 giorni e che il capping dell'invaso S0 e la bonifica del sito partissero entro 6 mesi, altrimenti avrebbe agito direttamente, in danno delle società operanti nel sito, oltre alla richiesta di revoca delle autorizzazioni «preso atto che il sito risulta inquinato». «Il sito va bonificato e basta, altro che nuovi progetti - ribadisce secco l'assessore all'Ambiente, Dario Bellini - altrimenti, adiremo le vie legali. A Montello non si può fare altro che ottemperare alla bonifica secondo gli accordi vigenti. Questo ribadiremo in conferenza di servizi». Il rischio, paventato un mese fa dall'assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, è che, se la Provincia e la conferenza dei sindaci non decidono sui siti di stoccaggio del secco residuo, possa essere la Regione a decidere basandosi sulle proposte dei privati e su siti già esistenti. «Noi attendiamo il documento tecnico della Provincia con i possibili siti e la scelta dei primi cittadini, ed è chiaro che noi non ci sottrarremo dalla responsabilità di chiudere il ciclo, se ci sono tutte le condizioni per indicare un sito a Latina, noi siamo pronti, ma assolutamente non Montello».
Relativamente al documento e alla convocazione della conferenza dei sindaci che dovrà stabilire i siti, il presidente della Provincia, Carlo Medici osserva che «potrebbe svolgersi dopo la ripresa delle scuole», operazione che vede impegnati i sindaci in queste ore.
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA