Sono 1.386 gli ucraini censiti dalla Asl di Latina, giunti nella provincia pontina dopo il 22 febbraio, a seguito dell'invasione russa. Il dato è aggiornato al report di sabato scorso ed è stato raccolto sulla base esclusiva delle segnalazioni che l'azienda sanitaria riceve dai servizi sociali dei Comuni, dalle associazioni del terzo settore, dai comuni cittadini sulla presenza nel territorio degli ucraini in fuga dalla guerra. Un dato costantemente aggiornato e confrontato con i numeri raccolti dalla Questura di Latina. Su 1.386 persone arrivate, 91 sono uomini, quasi tutti giunti in provincia di Latina da soli, senza altri famigliari, 713 sono donne e 582 minorenni. Tra questi ultimi ne sono arrivati 18 senza genitori. Si tratta di un 17enne partito da solo dall'Ucraina e 17 accompagnati da un fratello o una sorella di maggiore età o altro famigliare adulto. Tutti casi segnalati al Tribunale dei minorenni per l'avvio della procedura di affidamento per una maggiore tutela.
«Abbiamo individuato tra i 1.386 profughi ha spiegato Arcangelo Maietta, referente Asl per l'Emergenza Ucraina 416 nuclei familiari. L'individuazione dei nuclei familiari è molto importante perché nel tempo consente di seguire, più agevolmente, le condizioni socio-sanitarie dei suoi componenti». Su indicazione di Questura e Prefettura, la Asl presta molta attenzione alle donne e ai bambini al fine di segnalare eventuali situazioni poco chiare nella collocazione sul territorio. «Si vuole prevenire afferma Maietta - il rischio che, nel sistema dell'ospitalità, donne e bambini possano finire sfruttati dalla criminalità organizzata. E' stato predisposto un sistema di alert. Se notiamo qualcosa di anomalo lo segnaliamo subito alla Questura che attiva immediati accertamenti. Fortunatamente, finora ci siamo trovati nella condizione di effettuare una sola segnalazione per una persona che aveva ospitato ben 12 ucraini.
Tra gli ucraini con bisogni speciali ci sono anche 8 bambini che la Asl di Latina ha indirizzato al Bambino Gesù per visite specialistiche. Ci siamo avvalsi della preziosa collaborazione offerta dai volontari dell'associazione Martina e la sua luna che si sono fatti carico del trasporto andata e ritorno, da Formia e Latina verso l'ospedale pediatrico e viceversa, ha tenuto a precisare il dottor Maietta. Ad ogni ucraino censito, corrisponde un invito da parte della Asl, ma anche delle altre istituzioni che ne vengono in contatto, a intraprendere un percorso amministrativo e sanitario. I cittadini ucraini, a cui si fornisce subito il tesserino di Straniero temporaneamente presente, possono ottenere per tramite della Questura il codice fiscale che dà diritto all'assegnazione del medico di medicina generale e per i minori del pediatra. Dei 1.386 ucraini censiti si continua ad avere traccia di 1.149 persone, delle quali 762 dotate di tesserino Stp e 387 di codice fiscale. Con il trascorrere delle settimane ha osservato il dottor Maietta stiamo notando da una parte un minor afflusso di arrivi, mentre aumenta il passaggio dai tesserini Stp ai codici fiscali. E questo è un dato molto, molto positivo.
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