Metrolatina, legittimo parlare del conflitto di interessi di Surace: assolto De Simone

Metrolatina, legittimo parlare del conflitto di interessi di Surace: assolto De Simone
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Venerdì 1 Luglio 2022, 11:37

Nessuna diffamazione nei confronti dell'allora amministratore delegato di Cotral Vincenzo Surace: Massimo De Simone è stato assolto con formula piena per una serie di dichiarazioni contenute in un comunicato stampa relativo alla vicenda della metropolitana leggera di superficie. L'esponente dell'associazione Metrobugia, assistito dall'avvocato Dino Lucchetti, nel 2015 aveva parlato di un conflitto di interessi in capo a Surace per essere stato contemporaneamente direttore dei lavori dell'opera e amministratore delegato di una delle società appartenenti a Metrolatina spa, raggruppamento temporaneo di imprese vincitore della gara indetta dal Comune di Latina per la progettazione, realizzazione e direzione dei lavori della metro leggera. De Simone parlava di un palese conflitto di interessi visto che il direttore dei lavori non può trovarsi in condizioni che possano influire sulla sua imparzialità. Secondo il giudice monocratico l'attenzione dell'imputato per le vicende connesse alla realizzazione della tramvia era certamente legittima e meritoria anche solo per la rilevanza strategica dell'opera sul piano della sua utilità oltre che per il rilevante impegno economico che comportava per le finanze pubbliche. Il dato riferito nell'articolo si legge ancora nella sentenza per cui malgrado il versamento do importi rilevanti in seguito all'approvazione dello stato di avanzamento dei lavori i vagoni restavano fermi da cinque anni in Francia con costi aggiuntivi era già tale da meritare ogni attenzione pubblica. Rispetto alla posizione di Surace il giudice sottolinea l'esistenza da parte sua di un comportamento connotato quanto meno da tratti di equivocità. Nonostante avesse sostenuto di essersi dimesso dall'incarico i dati emersi dal processo hanno comprovato che quella incompatibilità sussisteva e proprio per le ragioni esposte da De Simone. Una circostanza che per il magistrato era lecito e rilevante segnalare.
E. Gan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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