Mercato del pesce e concorrenza sleale a Latina e Cisterna, ai domiciliari Maurizio De Santis

Mercato del pesce e concorrenza sleale a Latina e Cisterna, ai domiciliari Maurizio De Santis
di Elena Ganelli
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Sabato 18 Settembre 2021, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 15:27

Ha ottenuto gli arresti domiciliari Maurizio De Santis, il 49enne imprenditore di Formia finito in carcere il 9 settembre scorso insieme a Giuseppe D'Alterio e Giuseppe Montella nell'ambito dell'operazione Octopus coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma. I tre devono rispondere a vario titolo di tentata estorsione e atti di illecita concorrenza aggravati dal metodo mafioso per una serie di episodi avvenuti tra il 2016 e il 2018 nell'ambito della vendita di prodotti ittici nei mercati di Latina e Cisterna. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma Bernadette Nicotra, firmataria dell'ordinanza di custodia cautelare, ha accolto l'istanza degli avvocati difensori di De Santis Antonello Madeo e Federica Zarrillo sostituendo la custodia cautelare in carcere con i domiciliari.


Nel motivare la sua decisione il magistrato ricorda come l'imprenditore nel corso dell'interrogatorio di garanzia abbia fornito una ricostruzione alternativa dei fatti in parte plausibile rispetto ai suoi rapporti con la presunta vittima dell'estorsione e conclude che la vicenda potrebbe essere ridimensionata nella sua gravità e le residue esigenze cautelari possono essere sufficientemente salvaguardate anche con una misura meno afflittiva del carcere.

L'indagine in questione ha preso il via dalle dichiarazioni dei pentiti Agostino Riccardo e Renato Pugliese i quali hanno rivelato l'esistenza di un rapporto di collaborazione criminale tra il gruppo di Campo Boario facente capo a Armando Di Silvio e alcune organizzazioni del sud pontino, in particolare quella di Giuseppe D'Alterio, considerato il mandante delle intimidazioni.


Secondo gli investigatori De Santis in collaborazione con il suo dipendente Giuseppe Montella avrebbe sistematicamente intimidito un altro esercente di vendita al dettaglio di pesce a Latina e Cisterna nel tentativo di fargli abbandonare i due mercati e obbligarlo a vendere i propri prodotti sottocosto.

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