Tanta la commozione ieri alla camera ardente per Francesco Mansutti, tragica vittima dell'incidente verificatosi giovedì mattina nell'azienda Campana, quella della sua famiglia, situata al km 55 dell'Appia, all'altezza di Cisterna di Latina. Decine di ragazzi, amici, familiari e conoscenti si sono riversati nella struttura dove il ventiseienne ha perso drammaticamente la vita per tributargli un ultimo saluto, per dirgli addio prima del funerale in programma oggi alle 15 nella chiesa Santa Maria Assunta in Cielo di Cisterna.
Ieri mattina si era svolta l'autopsia disposta dal pm Giuseppe Bontempo ed effettuata dal medico legale Cristina Setacci. Poi la restituzione della salma alla famiglia da parte dell'autorità giudiziaria, il corpo del giovane è stato riportato lì dove poco più di 24 ore prima era stato investito da un trattore in retromarcia all'interno di un capannone dell'azienda.
La domanda che tutti si pongono è come sia potuto accadere, come sia stato possibile che il ragazzo, tornato nella sua città dopo gli studi alla LUISS per occuparsi della parte commerciale della Campana & C. S.R.L., azienda agricola di cui sua madre è titolare, sia stato investito da un "merlo", un trattore con una benna telescopica, durante una manovra in retromarcia. Dalle prime testimonianze raccolte dagli agenti del commissariato di polizia di Cisterna di Latina hanno appurato che il ragazzo stava lavorando e che il conducente del trattore durante una delle manovre ripetute non si è accorto della sua presenza e lo ha travolto.
Nel luogo dell'incidente non ci sono telecamere e dunque per ricostruire la dinamica esatta ci si può basare solo sui racconti dei presenti. La Procura di Latina ha aperto un'inchiesta e al momento l'unico indagato è l'operaio che era alla guida del trattore che lo ha investito provocandone la morte.
Conosciutissimo in città per la sua passione per il basket, Francesco Mansutti era stato rappresentate d'Istituto del Liceo Classico Dante Alighieri di viale Mazzini per due anni, guidando gli studenti nella prima, storica occupazione della scuola nel 2012 e nella manifestazione per il giudice Aielli nel 2014. Il suo era un cognome noto a molti anche grazie a suo padre Franco, commercialista, e suo zio Maurizio, ex sindaco della città.
Per anni nell'SMG, società di basket pontina, il giovane aveva giocato anche nel San Paolo Ostiense durante il periodo di studi a Roma e, una volta tornato a Latina, militava nella Virtus Pontinia, società cestistica locale di cui in questa stagione era il miglior marcatore, oltre che leader e trascinatore in campo.
Ieri uno striscione in suo ricordo è stato esposto all'esterno del liceo in cui ha studiato e davanti al quale amava riunirsi con i suoi amici nelle lunghe serate estive. «Era uno di noi, e vogliamo portare avanti alcune iniziative in suo ricordo - spiegano gli attuali rappresentanti del liceo classico - Oggi (ieri per chi legge) abbiamo affisso fuori dalla scuola uno striscione in cui ricordo e abbiamo voluto dimostrare la vicinanza di tutto l'istituto alla famiglia inviando loro dei fiori. E' solo un piccolo passo per ricordare Francesco, ma sono diverse le iniziative che abbiamo in programma».
Cordoglio a Cisterna dove il sindaco Valentino Mantini, gli assessori, il presidente del Consiglio comunale e i consiglieri comunali tutti si sono stretti «intorno alla famiglia Mansutti-Campana per la tragica scomparsa del figlio Francesco, il giovane che oggi è rimasto vittima di un incidente sul lavoro».
«In questo momento di dolore - ha dichiarato l'Amministrazione comunale - qualsiasi parola risuona inutile. Alla famiglia di Francesco, molto conosciuta e stimata a Cisterna, giunga l'abbraccio e la vicinanza della nostra comunità».
Anche il Comune di Pontinia ha voluto ricordare Mansutti che giocava con la locale squadra di basket ed esprimere la vicinanza alla famiglia.
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