Quell'aggressione - sfociata nello scagliarsi anche contro gli agenti di polizia - era tutto fuorché un caso. Per questo nei confronti dell'uomo di Cisterna arrestato il 31 maggio per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, quindi destinatario di un obbligo di firma, è scattato anche il divieto di avvicinamento alla moglie. Era stata proprio la donna a chiamare il 113, approfittando del fatto che l'uomo fosse sceso al bar dopo averla violentemente apostrofata. Al suo rientro in casa, visti gli agenti del commissariato, prima aveva provato a minimizzare, poi si era scagliato contro la moglie e gli stessi poliziotti. Uno di loro era rimasto ferito e giudiccato guaribile in cinque giorni. Per la donna, però, l'inferno era proseguito, dopo che l'uomo era stato scarcerato con i soli obblighi. Ieri, però. è stato raggiunto da una ulteriore misura cautelare personale per il reato di atti persecutori.
Gli agenti di Cisterna, infatti, hanno appurato come la donna fosse da tempo segregata in casa, maltrattata, minacciata e insultata dal marito.
Si tratta, purtroppo, dell'ennesimo caso di stalking registrato in provincia. Un aumento di reati persecutori che sembra legato anche alla pandemia e al quale, per fortuna, le forze dell'ordine quando ricevono le denunce rispondono sempre con puntualità. Spesso ponendo fine ad anni di vessazioni e maltrattamenti nei confronti delle vittime.
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