Covid, anche in provincia di Latina lo spettro della variante inglese

Covid, anche in provincia di Latina lo spettro della variante inglese
di Laura Pesino
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Martedì 16 Febbraio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 14:27

Contagi dimezzati rispetto al giorno precedente nel territorio pontino: sono appena 50 nelle scorse 24 ore, contro i 97 di domenica e i 131 di sabato, ma risultato di un drastico numero di test processati: poco più di 400 tra molecolari e antigenici. La provincia però fa i conti con un nuovo fronte di emergenza: la zona rossa di Roccagorga e lo spettro sempre più concreto della variante inglese che circola nel comune. Non arrivano ancora notizie ufficiali perché il laboratorio dello Spallanzani non ha completato il sequenziamento del virus, l'unica analisi di laboratorio che consenta di dare risultati certi, ma le prime notizie ufficiose indicano che c'è un'altissima probabilità che si tratti proprio della temuta variante, di gran lunga più contagiosa del virus circolato fino a questo momento. Potrebbe essere proprio questa la ragione per cui il contagio si è diffuso tanto rapidamente nel comune lepino a partire dai due cluster scoppiati in una scuola dell'infanzia e in una casa alloggio per anziani, ma si attende la conferma nelle prossime ore.

Intanto, un'ordinanza del presidente della Regione Nicola Zingaretti, arrivata nella tarda serata di domenica, ha disposto che il comune diventi ufficialmente zona rossa: negozi, bar e ristoranti chiusi al pubblico, spostamenti vietati. Ma le restrizioni, a ben guardare, non sono le stesse della vecchia zona rossa scattata a Fondi lo scorso marzo. Le scuole, infanzia e primaria, sono state chiuse infatti con un'ordinanza del sindaco, per bar e ristoranti è consentito l'asporto ed è inoltre possibile spostarsi una sola volta al giorno verso un'abitazione privata tra le 5 e le 22.

Ieri sera il caso Roccagorga, con sei nuovi casi riportati nel bollettino, è stato di nuovo al centro di un vertice convocato in prefettura con la Asl.


Ma l'azienda sanitaria è impegnata anche su un altro fronte che desta preoccupazione: il tracciamento e lo screening di 16 viaggiatori pontini sparsi sul territorio che si trovavano a bordo di un aereo proveniente da Londra e atterrato domenica a Fiumicino. Nello stesso volo infatti uno dei passeggeri, di nazionalità inglese, è risultato positivo al virus mutato. Ieri sono stati eseguiti i primi tamponi molecolari, subito inviati allo Spallanzani, sui passeggeri rientrati in provincia, ma uno di loro non si trova e non risulta reperibile all'indirizzo fornito in aeroporto. Mentre gli altri dovranno osservare una rigida quarantena dunque, il passeggero mancante potrebbe essersi già mosso sul territorio e aver avuto diversi contatti.

Lo sforzo per contenere la diffusione della variante è dunque altissimo. Intanto ieri i contagi riportati sul bollettino sono stati raddoppiati dal numero dei guariti: questi ultimi sono 93 a fronte di 50 nuovi positivi. Sono stati accertati otto casi a Formia e altrettanti ad Aprilia, sei a Roccagorga, quattro a Latina, a Pontinia e Spigno Saturnia, tre a Fondi, Maenza e Priverno, uno rispettivamente a Cisterna, Minturno, Monte San Biagio, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, San Felice e Terracina. Proprio a Terracina si registra anche una vittima: un paziente di 82 anni, che fa salire il numero di decessi nel mese di febbraio a 33, 380 dall'inizio della pandemia.

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