Le lettere degli idonei: «Tanti sacrifici poi l'annullamento, delusione enorme»

2 Minuti di Lettura
Giovedì 6 Maggio 2021, 05:01
Mentre le indagini sul concorso della Asl proseguono, i candidati idonei esprimono la loro rabbia per l'annullamento della procedura che ha danneggiato anche le persone senza alcuna responsabilità. I candidati hanno diffuso alcune lettere che descrivono le loro storie. «Sono Maria, malata oncologica, una persona come tanti che ha superato il concorso. Ho superato tutte e tre le prove ed ero certa che sarei stata inserita in una graduatoria per un contratto di lavoro a tempo indeterminato dopo anni di precariato. Che gioia e soddisfazione provare a me stessa che ero stata in grado di superare la prova scritta e poi la prova pratica e poi, finalmente, la prova orale, anche con buoni voti. Io sono malata, da tempo ormai, ma mi batto con forza e coraggio ed ho faticato moltissimo per prepararmi a questo concorso. La patologia che mi affligge, mi impedisce di concentrarmi per troppe ore sui libri e lo studio, per me, è stato difficilissimo, ma c'ero riuscita. Nessuno sa quanto mi sia costato studiare e memorizzare le nozioni delle materie che erano richieste nel bando. Poi l'annullamento e mi è crollato il mondo addosso. In molti hanno esultato come se la vita di quasi 300 persone non fosse importante, anzi qualcuno ha
scritto: Beh, se sono stati bravi una volta, nessuno impedisce loro di vincere un altro concorso. Io non ho commentato queste parole, come le tante che ho letto. Io ho pianto, di rabbia di amarezza e di frustrazione. La mia malattia non mi consentirebbe di studiare ancora, se non con una grande fatica e con cefalee intollerabili. La prossima volta che qualcuno esulta perché tante persone hanno perso l'opportunità della vita dovrebbe riflettere e pensare alla mia storia, che potrebbe essere la storia di tanti».
Un'altra candidata scrive: «Sono Francesca, una giovane mamma, e ho sostenuto le prove che ci sono state richieste, in avanzato stato di gravidanza. Mi sono recata da Roma a Latina, a dicembre e poi a gennaio e poi a febbraio, con grande fatica, per tutti quei disagi che la gravidanza comporta ormai giunta al sesto mese, anche se compensati sempre dalla futura nascita di una creatura. Combattere le nausee, non avere voglia di mangiare, eppure stare sempre con quei libri davanti agli occhi, perché io a quel concorso ci tenevo tanto. Ho sacrificato mio marito allo studio, ho sacrificato il tempo di godermi la pancia che cresceva. Ho sostenuto la prova orale all'ottavo mese di gravidanza, a febbraio 2021, e che gioia ho provato quando la commissione mi ha dato un bel voto, perché avevo risposto bene alle domande che mi erano state poste. Poi, il 29 aprile 2021, tutto cancellato, tutto da rifare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA