Ex carcere borbonico di Santo Stefano: tutti i documenti all'Archivio di Stato di Latina

Ex carcere borbonico di Santo Stefano: tutti i documenti all'Archivio di Stato di Latina
di Francesca Balestrieri
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 11:00

Da oggi la documentazione dell'ex Carcere borbonico di Santo Stefano sarà versata all'Archivio di Stato di Latina, l'istituzione a cui compete la conservazione e la tutela dell'archivio, il cui patrimonio si arricchirà quindi con le carte di Santo Stefano. Il carcere è legato alla memoria degli uomini che vi furono reclusi. Il penitenziario, completato nel 1797, ospitò alcuni tra i più importanti esponenti del Risorgimento italiano come Silvio Spaventa, Raffaele Settembrini e il figlio Luigi, briganti come Carmine Crocco e Giuseppe Musolino, anarchici come Gaetano Bresci e Giuseppe Mariani. Durante il Ventennio fascista vi furono rinchiusi molti oppositori politici, come Sandro Pertini, Umberto Terracini e Mauro Scoccimarro, padri dell'Italia repubblicana. Alla chiusura del carcere nel 1965, l'archivio del carcere era stato trasferito presso la Casa Circondariale di Cassino.

Da oggi invece sarà custodito dall'Archivio di Stato di Latina. «Il fondo spiega la direttrice generale Anna Maria Buzzi - è costituito da un rilevante carteggio, dalle lettere dei carcerati, dai fascicoli dei detenuti dell'ergastolo dal 1915 al 1965, dalle matricole dei condannati dal 1860 al 1910. Si tratta di una fonte preziosa, perché contengono informazioni biografiche, dati biometrici e altri elementi che completano il profilo dell'individuo sottoposto alle varie sezioni della struttura carceraria, ma anche del suo contesto socio-familiare». I progetti per il restauro e il riordinamento di questi documenti sono già finanziati dalla Direzione generale Archivi. La documentazione sarà poi digitalizzata per metterla in sicurezza, e per renderla fruibile anche da remoto, così come è avvenuto per i Fascicoli dei confinati di Ventotene e Ponza. Per riuscire nel risultato hanno lavorato la Commissaria straordinaria per il recupero e la rifunzionalizzazione dell'ex carcere Silvia Costa, insieme alla Direzione generale Archivi e alla Direzione generale della formazione del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Le operazioni sono state coordinate dal direttore dell'Archivio di Stato di Latina, di intesa con il Direttore della Casa circondariale di Cassino. «Si tratta di documentazione di grande rilievo, la cui salvaguardia e fruizione sono obiettivi fondamentali per lo studio e la memoria delle lotte per la libertà del secolo scorso e per la loro conoscenza da parte del pubblico e in particolare delle giovani generazioni: per questo siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto, e il mio personale ringraziamento va a tutti coloro che vi hanno partecipato», conclude Anna Maria Buzzi.
Francesca Balestrieri
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