«Latina scommessa vinta», ora Sapienza rilancia: campus e progetto per Villa Fogliano

L'ex tipografia, qui verranno realizzati nuovi spazi a servizio della facoltà di Medicina
di Vittorio Buongiorno
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Sabato 1 Maggio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 13:16

La Sapienza rilancia. Ieri, nel corso della diretta web organizzata dal Comune, prima la rettrice Antonella Polimeni, poi il preside della Facoltà di Medicina Carlo Della Rocca e il prorettore con delega per le sedi decentrate Giuseppe Bonifazi hanno ribadito che per l'ateneo più grande d'Europa la sede di Latina resta centrale nei programmi di sviluppo. Sapienza è presente a Latina da 20 anni quando ha raccolto il testimone dall'Università Pontina. Oggi ha un bacino di utenza di 3.500 studenti, tre facoltà (Medicina, Ingegneria ed Economia e commercio), svariati corsi di laurea triennale e magistrale.

«Il Polo pontino lo considero un esempio di come le nostre attività di didattica ricerca e assistenza possono essere integrato in maniera forte con il territorio, grazie a una piena condivisione delle strategie di sviluppo e dei progetti con gli enti locali, primo fra tutti il Comune - ha detto la rettrice - andando ad assicurare i medesimi standard come un grande ateneo può garantire. Vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento importante dal punto di vista culturale e formativo. Nell'ottica di un ampliamento delle strutture e assicurare un miglioramento dei servizi abbiamo previsto ristrutturazioni e nuove opere».


«Sono cresciuti i numeri e anche la percezione dell'università a Latina - spiega il sindaco Damiano Coletta - grazie ai docenti che si sono alternati e che hanno dato spessore ai corsi di laurea. Ora i ragazzi scelgono Latina convintamente, è una realtà a misura d'uomo con un ateneo importante». In 20 anni sono stati raggiunti obiettivi importanti, Carlo Della Rocca lo sottolinea. «Latina è una scommessa vinta per Sapienza e per la città. Abbiamo fatto tante cose in pochi anni. Ma altre ne vogliamo fare. Su latina si può continuare a scommettere, i dati ce lo dicono». L'appuntamento è per il 2032, il centenario della città.


I NUOVI CORSI
L'ultimo corso di laurea è partito a settembre 2020: Chimica e tecnologie farmaceutiche, «perfettamente integrato nel territorio» come ha detto il sindaco, che Latina ha conquistato grazie al lavoro preparatorio messo in campo proprio da Della Rocca e Bonifazi, d'intesa con Coletta e l'assessora Crstina Leggio. Il nuovo obiettivo è ancora più ambizioso («E più complicato da raggiungere» ha ammesso Bonifazi): un corso di laurea in inglese in Agricultural Environmental Engeneering, che punta non solo a formare professionalità per le vocazioni agricole del territorio, ma anche a far crescere le aziende del settore sperimentando nuovi metodi e nuove tecniche. «Perché questo è il segreto dei corsi di successo - ha detto ancora Bonifazi - dare modo ai giovani di acquisire in loco professionalità tali da poterle poi sfruttare in tutto il mondo, dalla Spagna alla Napa Valley»

Il campus

Il campus è il progetto più ambizioso e prevede la realizzzione di cento alloggi per studenti, una mensa e sale studio nell'ex campo profughi (nella foto da Google Maps una veduta dell'area del Polo universitario). «Contiamo di vederlo realizzato entro la fine del 2022» ha spiegato ieri Giuseppe Bonifazi.

Due gli edifici che verranno ristrutturati: uno con i cento posti letto per gli universitari, l'altro destinato a servizi. In tutto 9 milioni di euro di investimento, tutti a carico della Sapienza.

Villa Fogliano

E' la notizia del giorno. Proprio l'altro giorno il Cda della Sapienza è stato chiamato ad esprimersi sull'accordo di Programma per la riqualificazione e il riutilizzo della dimora storica della famiglia Caetani a Fogliano (nella foto una veduta da Google Maps). Quello che oggi è un rudere che sta cadendo a pezzi diventerà un polo universitario. Non ci sarà solo Sapienza, all'accordo che vede l'Agenzia del Demanio come capofila in quanto proprietario del bene, e il Comune di Latina come promotore, partecipano infatti anche l'Università della Tuscia e l'Università Roma 3. Obiettivo creare un polo di ricerca sulla sostenibilità ambientale, tema oggi centrale.

I servizi
E' quello che chiedono i ragazzi: più posti per studiare, una mensa, dotazioni tecnologiche nelle aule e nelle biblioteche. Ieri lo ha ribadito la neo coordinatrice del forum dei giovani Maria Gabriella Taboga. Sapienza oltre al Campus ha avviato altri lavori: nuovi laboratori didattici a Ingegneria, nuovi spazi per Medicina con il recupero dell'ex Falegnameria e dell'ex Tipografia (beni che sono stati da poco consegnati dal Comune a Sapienza per avviare i lavori).

La partnership
Il sodalizio tra Comune e Università Sapienza ha già portato ad ottenere dall'Unione europea un finanziamento milionario per il progetto Upper, ma ora vede in campo i due soggetti per il Distretto della salute che punta ad ottenere i fondi dal nuovo Piano di resilienza nazionale. Anche per questo Sapienza è entrata nel tavolo Latina Next Generation per raccogliere iniziative e far convergere investimenti pubblici e privati. «Essere una città universitaria significa proprio questo, mettere a sistema le competenze preziosissime di ricerca e sviluppo, e farlo disposti a sperimentare e modificare» spiega la Leggio. L'importante, come insegna il metodo scientifico, è raggiungere l'obiettivo.
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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