Pronto soccorso in affanno per carenza di personale, appello alla Asl

Pronto soccorso in affanno per carenza di personale, appello alla Asl
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Sabato 24 Luglio 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 09:29

 La situazione nei pronto soccorsi degli ospedali di Latina torna difficile, in particolare al Goretti. E non solo a causa del covid. La denuncia arriva questa volta dal sindacato Usb di Latina, che spiega come, nonostante esistano disposizioni aziendali che dispongono l'invio da parte del 118 soltanto di pazienti tempo-dipendenti al Goretti, queste disposizioni vengono sempre disattese senza nessun provvedimento. «Esistono anche spiega il sindacato in una nota - disposizioni che riguardano la garanzia da parte dei reparti dell'ospedale di fornire un numero concordato di posti letto giornaliero al Dea, ma anche queste non sono mai state applicate. Il risultato è visibile a tutti. Basta andare sul sito della Regione Lazio e verificare il volume in tempo reale dei pazienti nei pronto soccorso della provincia di Latina e ci si renderà conto che i pronto soccorsi di Terracina, Formia e Fondi, tutti insieme, hanno un terzo dei pazienti presenti giornalmente presso il Dea di Latina. Continuare ad aumentare gli spazi del Dea non risolve il problema del sovraffollamento».

Il progressivo aumento dei pazienti covid poi rischia di peggiorare ancora la situazione, mentre la nuova ala del pronto soccorso non può riaprire per mancanza di personale e nonostante la richiesta di 15 infermieri non ci sono stai cambiamenti di sorta. «Non da ultimo continua il sindacato - occorre registrare la condizione di estremo disagio che subiscono tutti i lavoratori ormai già esausti dalla terribile stagione del Covid, sempre più demotivati, costretti a svolgere la propria attività oltre che sull'emergenza anche e forse prevalentemente proprio sull'assistenza. Occorrono risposte chiare, celeri e di ampio respiro». La condizione sempre più grave di carenza negli organici è stata denunciata anche dalla Uil Fpl di Latina: «Purtroppo spiega il segretario Giancarlo Ferrara - tale situazione disattende gli standard minimi assistenziali organizzativi e mina la sicurezza delle cure. Riteniamo che quanto finora fatto sia assolutamente insufficiente per fronteggiare il reale fabbisogno aziendale. Senza le dovute assunzioni stabili avremo ancora una sanità di serie B e i lavoratori sopporteranno altissimi carichi di lavoro».
La Uol Fpl, allo stato attuale stima un fabbisogno di assunzioni minimo di oltre 700 unità lavorative a tempo indeterminato e full-time.
La.Pe.
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