Nonnismo al Comani: discusso il ricorso al Consiglio di Stato

Nonnismo al Comani: discusso il ricorso al Consiglio di Stato
di Elena Ganelli
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Mercoledì 19 Maggio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:31

E' approdato ieri davanti al Consiglio di Stato il ricorso presentato da Giulia Schiff per l'annullamento della sentenza del Tar del Lazio che ha confermato la sua espulsione dall'Aeronautica militare. Una guerra giudiziaria quella della 22enne che si è sviluppata su più fronti: da un lato c'è la sua denuncia sugli atti di nonnismo subiti al 70° Stormo di Latina che è oggetto di un procedimento penale, dall'altro la battaglia contro la sua espulsione dall'Aeronautica che le ha praticamente bloccato la carriera militare. Per quanto riguarda il processo penale otto sergenti all'epoca dei fatti in servizio presso la base pontina sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di lesioni personali aggravate, mentre sul fronte della giustizia amministrativa il Tar il 23 ottobre scorso ha respinto il ricorso con il quale il legale della ragazza, l'avvocato Massimiliano Strampelli, aveva sostenuto che le sanzioni disciplinari che hanno portato all'espulsione sono state la conseguenza della sua denuncia sugli atti di nonnismo, sostenendo che non c'è prova che le punizioni e poi l'espulsione siano una ritorsione per le lamentele della giovane su quanto accaduto a Latina.

Per i magistrati amministrativi quanto sostiene la Schiff si basa esclusivamente su presunzioni, supposizioni ed argomentazioni induttive, non avendo l'allieva ufficiale prodotto alcuna prova documentale a conforto della rappresentata tesi. Ricorso respinto quindi e sentenza impugnata davanti al Consiglio di Stato dove ieri c'è stata l'udienza. Due gli elementi del ricorso: la presenza di irregolarità nelle procedure seguite e la presunta inattitudine alla vita militare di Giulia a causa di continue sanzioni disciplinari, incomprensibile visto che per accedere all'Accademia per diversi giorni è stata sottoposta a prove psico attitudinali che aveva brillantemente superato, garantendosi così la frequenza e l'accesso ai corsi. Le sanzioni, sostiene il legale, sono state inflitte una dopo l'altra soltanto successivamente alla denuncia sugli atti di nonnismo. A conclusione dell'udienza i giudici si sono riservati.
E.Gan.
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