Latina e Caserta, accordo anti infiltrazioni negli appalti

Latina e Caserta, accordo anti infiltrazioni negli appalti
di Andrea Apruzzese
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Venerdì 9 Luglio 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 09:28

Garantire alle pubbliche amministrazioni informazioni sempre più aggiornate, rapide, approfondite, con eventuali atti che reggano di fronte a ricorsi ai tribunali amministrativi. È questo lo scopo della rinnovata collaborazione tra le Prefetture di Latina e Caserta, e i vertici delle forze dell'ordine delle due province, illustrato ieri presso la Prefettura del capoluogo pontino, al termine del tavolo di indirizzo per lo scambio di informazioni sul progetto Ma.Cr.O per il contrasto alla criminalità organizzata.
OBIETTIVI
Centrale è in particolar modo affrontare due aspetti: il primo è quello dell'utilizzo in piena legalità e sicurezza dei fondi che arriveranno sui territori con il Recovery plan e il secondo è che si possano affidare appalti e aprire cantieri, ad esempio quelli della Cisterna-Valmontone, con un controllo a monte dell'affidabilità delle ditte, in modo che le opere possano poi essere portate rapidamente a compimento senza interruzioni dovute a controlli successivi. Presenti ieri al tavolo i Prefetti delle due province, Maurizio Falco per Latina e Raffaele Ruberto per Caserta, i vertici delle forze dell'ordine dei due territori e il personale delle due Prefetture che si occupano di reperimento e valutazione delle informazioni.
STRUMENTI
Sotto la lente ci sono i settori della mobilità, quello edilizio e delle costruzioni, ma anche il turistico ricettivo, con l'alberghiero. Due le tipologie di atti cui dare maggiore sicurezza e ulteriore garanzia, nei confronti della pubblica amministrazione come dei Tar. E questo affinché «combacino la legalità sostanziale e la legalità formale», come ha spiegato Falco. Il primo è l'interdittiva, il secondo è l'inserimento delle imprese nella cosiddetta White List, ovvero l'elenco di ditte che non presentano problemi rispetto alla criminalità organizzata. Per fare questo, le due Prefetture incrementeranno lo scambio di informazioni attraverso i gruppi Macro (guidati dai vicari delle due Prefetture), attraverso le banche dati dei Gia (gruppi interforze) e attraverso anche quelle singole di ogni forza dell'ordine. Banche dati in cui confluirà, in maniera incrociata, ogni informazione su ogni singola ditta o impresa che intenda partecipare ad appalti o avere rapporti con la pubblica amministrazione. Secondo il Prefetto Ruberto, «occorre intercettare sempre più le dinamiche della criminalità organizzata e capire come si sposta tra le province».
DINAMICHE
Il Prefetto Falco ha chiarito che «abbiamo dei segnali come usura non denunciata o acquisizione di aziende decotte, con sostituzione della titolarità: spesso vengono cambiati il titolare o la sede, per ripulire un'azienda». Attenzione sul Porto di Gaeta, come sui futuri appalti, «ma soprattutto i subappalti per le grandi opere previste nel territorio come la Cisterna-Valmontone». In definitva, «saremo attenti a ogni variazione societaria, in particolare quelle repentine; a sospetti movimenti di capitali; ad appalti, che non dovranno vedere l'ingresso di determinate persone». I Prefetti non hanno fatto nomi di soggetti attenzionati, ma Falco ha chiarito che «i nomi tradizionali, già noti, sono confermati». Andrea Apruzzese
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