Scandalo concorsi, Visari unico dem a parlare: «Il Pd è chiamato a prendere provvedimenti»

Scandalo concorsi, Visari unico dem a parlare: «Il Pd è chiamato a prendere provvedimenti»
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 27 Maggio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:45

Il Pd pontino dovrebbe essere chiamato a tutelarsi nella vicenda della concorsopoli Asl, in particolare nei confronti di propri esponenti. È il pensiero del presidente dell'assemblea provinciale, Mauro Visari, unico a esprimersi, in una lunga sequela di cellulari che squillano senza rispondere o di no comment che si diffondono in questi giorni tra i vertici e esponenti del partito Dem. Pochi, evidentemente, hanno voglia di esprimere una propria valutazione sulla vicenda, che ha visto nelle intercettazioni anche i nomi di Matteo Di Domenico (figlio di Pina Rosato), e di Giuseppe Tomao, entrambi candidati nel concorso finito sotto la lente degli investigatori. Rosato e Tomao sono presidenti dei Consigli comunali di Gaeta e Minturno, con quest'ultimo che si è appena dimesso, martedì sera.


Secondo le prime ipotesi formulate dagli investigatori, i due indagati, Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito, funzionari Asl, avrebbero fornito aiuti per superare il concorso. «Fermo restando che le indagini sono ancora in corso e vige la presunzione di innocenza - osserva Visari - in questo momento storico certi reati da parte di pubblici amministratori appaiono più odiosi del solito perché c'è una disperazione diffusa; la gente comune ha problemi di lavoro, di soldi, questo è assolutamente evidente per cui dare l'idea che c'è un'élite politica che si fa i fatti suoi è inaccettabile. Sarà la magistratura ad appurare i fatti e le eventuali responsabilità, che sono personali». Secondo Visari, quindi, «la vicenda non tocca assolutamente il Pd. Sono singole persone che, eventualmente, avrebbero messo in campo azioni o ipotesi di reato a titolo individuale. Dal punto di vista del Pd non è mai esistita alcuna copertura a questo tipo di situazioni. Ci può essere qualcuno che si è fatto i fatti suoi, e il Pd è contro chi si fa i fatti suoi». Il Pd potrebbe quindi prendere provvedimenti? «Penso che il Pd lo debba fare». Subito o al termine della vicenda? «Si stanno svolgendo delle indagini. Qualora queste dovessero sfociare in un rinvio a giudizio, con evidenti responsabilità politiche, secondo me andrebbero presi provvedimenti».
Andrea Apruzzese
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