Concorsi Asl truccati, le pressioni politiche e i contatti con la Regione

Concorsi Asl truccati, le pressioni politiche e i contatti con la Regione
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Domenica 23 Maggio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:46

Il 9 febbraio scorso, quando il caso del secondo concorso da 70 posti della Asl è già scoppiato e circolano i sospetti sui parenti dei dipendenti, Claudio Rainone chiama Giorgio Casati, direttore generale nel momento del concorso pubblico, e quest'ultimo gli comunica di aver ricevuto una telefonata da l'amico di Colombo che gli preannunciava un provvedimento di annullamento del concorso. Il riferimento è chiaramente a qualcuno con un ruolo lavorativo all'interno della Regione Lazio. Proprio per questo Casati invita Rainone a riflettere sulla possibilità di invalidare in prima persona il concorso in modo da anticipare Roma e prende chiaramente le distanze da questa situazione e forse dallo stesso Rainone. Il dipendente però, che era presidente della commissione esaminatrice, appare irremovibile: «Assumerei su di me e farei assumere alla commissione una responsabilità che non abbiamo, perché non c'è un c...o quindi non è che posso revocare la cosa se non ci sono validi motivi. E' fuffa, è acqua».

Il concorso sarà poi effettivamente revocato con una delibera firmata lo scorso aprile dalla nuova direttrice della Asl Silvia Cavalli, spazzando via dunque la graduatoria dei vincitori della prova scritta che avrebbe condotto all'esame orale. Ma intanto le due inchieste aprono spaccati interessanti ancora tutti da indagare e accertare, su cui incombe l'ombra della politica. A dirlo chiaramente, in un'altra delle conversazioni acquisite dagli investigatori il 27 febbraio, è di nuovo Casati. A un tal Bruno che lo chiama risponde che Latina è un disastro, stanno facendo la restaurazione, hanno obbligato coso, che fa il direttore sanitario che fa il facente funzione a mettere la vaporosa (Assunta Lombardi) come direttore del dipartimento dello staff». Poi ne ha anche per il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone: «Sta facendo di tutto perché si deve vendicare, continua a scrivere 2/3 note al giorno, una roba». Infine, torna a parlare di Giuseppe Visconti, direttore sanitario: «Lo tengono per le palle per N ragioni, quindi adesso la politica sta dilagando...».
La.Pe.
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