Calcio, Latina adesso pensa a Zeman

Calcio, Latina adesso pensa a Zeman
di Davide Mancini
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Martedì 14 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:22

Ci sono punti che pesano come macigni, quelli che alla fine dell'anno possono fare la differenza. E il pareggio conquistato ad Avellino ha un valore prezioso per il Latina Calcio 1932, capace per la prima volta di segnare in trasferta e, allo stesso tempo, portare a casa un risultato positivo. Al contrario di quanto accaduto con la Turris in Coppa Italia e nell'esordio a Palermo, stavolta i ragazzi di mister Di Donato hanno avuto la forza e la capacità di reagire dopo aver subito lo svantaggio. Non un fatto casuale, ma la dimostrazione evidente di una squadra in crescita dal punto di vista atletico e decisamente in fiducia, specialmente dopo la bella vittoria ottenuta la settimana prima contro la Paganese.


SEMPRE COMPATTI
In Campania i nerazzurri hanno affrontato una delle candidate al titolo che, al momento però, ha un punto in meno rispetto ai pontini. Con una condizione fisica ancora non al top (il Latina sta lavorando con tutti gli effettivi praticamente da un mese) e con diverse assenze in mezzo al campo, capitan Esposito e compagni hanno sfoderato una prestazione di orgoglio, dimostrando di saper soffrire e, quando c'è stata l'occasione, colpire. Il gol di Dossena avrebbe potuto mettere al tappeto una squadra fragile, non il Latina che dopo un legno colpito da Nicolao ha fatto centro ancora una volta con l'attaccante Carletti (terzo gol stagionale), assistito alla grande da Tessiore. L'espulsione di Carriero al tramonto del primo tempo sembrava poter agevolare il compito dei pontini ed invece l'uomo in meno non ha fatto altro che alimentare il fuoco degli irpini, pronti a dare l'assalto all'area di rigore nerazzurra per tutta la ripresa. Il Latina ha pensato più che altro ad organizzare la fase difensiva, protetta a dovere dal portiere Cardinali, più che a tentare di osare. Di Donato nella ripresa ha inserito forze fresche per provare a mantenere sempre l'equilibrio di squadra, con la speranza di fare il colpo grosso specialmente con Rosseti e Jefferson entrati nella ripresa per sostituire Mascia e Carletti.

Alla fine però, sono stati i padroni di casa, ad avere le chance migliori, la più nitida delle quali a dieci minuti dal traguardo con il colpo di testa di Silvestri terminato sulla traversa.


LA SODDISFAZIONE
A conti fatti è un punto d'oro e il tecnico del Latina lo sa bene: Abbiamo portato a casa un risultato positivo e soprattutto meritato contro la squadra, a mio parere, più forte del raggruppamento. Quando avranno trovato la quadra, sarà molto difficile per tutti portare via i punti dal Partenio'. L'Avellino ha dimostrato di essere una formazione molto dotata a livello fisico con giocatori importanti per la categoria. Di Donato ha apprezzato il sacrificio dei suoi ragazzi: Abbiamo subito reagito bene al loro gol iniziale e siamo arrivati al pari, grazie a questo risultato è stato possibile mettere un altro mattoncino fondamentale nel nostro percorso di crescita. Loro sono partiti forte, lo sapevamo, siamo andati in sofferenza sui calci piazzati, ma in quelle circostanze era questione di centimetri e alla fine ciò che è stato guadagnato ce lo siamo meritato tutto. Dopo un giorno di relax, testa al prossimo appuntamento, contro un'altra realtà blasonata: Non deve ingannare la sconfitta interna del Foggia - conclude il tecnico del Latina -, ho visto la partita, è una squadra che va subito in verticale e che inevitabilmente lascia qualche spazio in fase difensiva. Questa è la filosofia di Zeman, lo conosciamo bene e noi lavoreremo al massimo per arrivare pronti a questo impegno.

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