Parco Vasco de Gama, Corte Conti rinvia a giudizio per Coletta e Barbato

Parco Vasco de Gama, Corte Conti rinvia a giudizio per Coletta e Barbato
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 13 Gennaio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:37

Il sindaco di Latina Damiano Coletta e l'ex commissario straordinario del Comune, Giacomo Barbato, rinviati a giudizio dalla Corte dei Conti per la vicenda del parco Vasco de Gama. E, insieme a loro, anche il direttore generale dell'ente di piazza del Popolo, Rosa Iovinella, e diversi dirigenti dell'amministrazione. Lo rende noto il Comune, chiarendo che «nella giornata di lunedì è stata resa nota la notifica del rinvio a giudizio da parte della Corte dei Conti per presunto danno erariale sulle questioni della vandalizzazione e del lamentato ritardo nei conseguenti lavori di ripristino della funzionalità delle strutture del Parco Vasco de Gama».
Piazza del Popolo ricorda come «il parco, già nel 2016, anno di insediamento di questa amministrazione, risultava essere stato vandalizzato. È quindi un vecchio problema per il quale si stanno trovando specifiche soluzioni, recuperando il finanziamento europeo e rendendo il parco ancora più funzionale in virtù dei numerosi interventi già effettuati e tuttora in corso. L'amministrazione pertanto confida nella positiva soluzione anche di questa questione, fiduciosa negli esiti del processo, dimostrando come sempre l'impegno verso la città».
La vicenda scoppiò nel 2019, quando la Corte dei conti avviò un'indagine per l'ipotesi di presunto danno erariale a seguito del danneggiamento delle strutture come conseguenza del mancato affidamento e mancata gestione del parco, indagine scaturita a sua volta dagli accertamenti della Guardia di finanza, che alcuni mesi prima aveva acquisito documenti in Comune. Secondo i magistrati contabili, era «configurabile un pregiudizio alle finanze pubbliche per complessivi 850mila euro». Per questo, alla fine del 2019, dai magistrati giunse la richiesta a chiarire, rivolta prima a amministratori e dirigenti della passata amministrazione Di Giorgi, poi di quella commissariale, infine di quella attuale. Una vicenda che portò anche alla decisione di revoca del finanziamento Ue, transitato attraverso i progetti Plus della Regione Lazio per la Marina, pari a 660mila euro.
Nel 2020, la vicenda entrò anche nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti, enunciata dal procuratore Andrea Lupi, in cui, citando l'invito a dedurre, si ipotizzava «l'indebita acquisizione di fondi europei di sviluppo regionale, pari a 701.174 euro, sottratti ai prefissati obiettivi di rivitalizzazione economica sociale e ambientale di territori con problematiche» e il «mancato utilizzo del parco, lo stato di degrado per la mancata gestione e l'omessa manutenzione e gli atti vandalici per 148.918 euro, pari all'importo dei lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino». Il Comune di Latina ha in seguito avviato i lavori di ripristino delle strutture danneggiate, di realizzazione di una recinzione di sicurezza, e infine le procedure per l'affidamento della gestione. Affidamento vinto, nel settembre scorso, dalla coop Il Quadrifoglio. Il parco era uno dei fiori all'occhiello del Plus. Dotato di giochi di ultima generazione per i bambini, un chiosco, una ludoteca e, dall'altra parte del canale superabile con un ponte pedonale in legno, un'ampia area sportiva attrezzata. Il tutto, però, non fu mai assegnato in gestione, e l'area restò sostanzialmente abbandonata a se stessa, preda delle erbacce, ma soprattutto di atti vandalici, tanto che l'amministrazione aveva sporto denuncia. Poi, un anno e mezzo fa, l'avvio delle indagini della Corte dei conti e, nel dicembre scorso, la notizia della revoca del finanziamento da 669mila euro, contro il quale il Comune ha presentato le proprie controdeduzioni.
Andrea Apruzzese
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