Latina, la storia di Luigi Perrelli e del bar Mimì raccontata dai nipoti: «Fieri di tenere alto il suo nome»

Latina, la storia di Luigi Perrelli e del bar Mimì raccontata dai nipoti: «Fieri di tenere alto il suo nome»
di Bianca Francavilla
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Aprile 2021, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 19:21

La commissione toponomastica ha scelto di intitolare una strada a Luigi Perrelli, primo tabaccaio di Latina e fondatore del bar Mimì. Si troverà in zona Nascosa, alle spalle della chiesa San Matteo. Una soddisfazione per la famiglia, che ha permesso che questa parte di storia di Latina non venisse dimenticata proseguendo con l'attività, e per i cittadini che potranno ricordare ogni volta che passeranno lungo la strada cosa c'è dietro una serranda che tutte le mattine viene alzata.


CRISTINA, IL PRESENTE
«Mio nonno non l'ho mai conosciuto racconta Cristina Perrelli, che si occupa oggi della gestione del bar Mimì ma mi commuove quando alcuni clienti mi dicono che il mio modo di lavorare somiglia proprio al suo». Luigi Perrelli, secondo quanto raccontano i familiari, è sempre stato nel mondo dell'imprenditoria seppure altrove: era attivo tra Salerno e Sorrento con un ristorante e lavorando come imprenditore nel settore delle imbarcazioni. Poi quel ristorante fu incendiato e decise di andarsene insieme a parte della famiglia. Arrivò così a Latina, forse nel 1937, città nuova, e insieme al fratello Domenico detto Mimì aprì un bar tabaccheria. «All'inizio non erano qui in via Eugenio di Savoia. Il locale che è qui è aperto da 48 anni, ne festeggeremo 50 tra due anni. Evidentemente ci vedeva lungo e deve aver pensato che un'attività come quella di un tabacchi poteva funzionare. A quel tempo si vendeva il sale oltre ai prodotti di tabaccheria, non era come adesso. Purtroppo sia lui che il fratello Domenico morirono giovani, nel tempo la tabaccheria è stata venduta e io ho preso le redini del bar Mimì. Per me è un onore continuare l'attività di famiglia, sento di averlo nel sangue e sono fiera di essere ancora qui, considerando lo scetticismo di un tempo. Nessuno credeva che una donna potesse farcela da sola e portare in alto il nome di mio nonno, e invece l'attività è ancora qui e è tutta in rosa, altro motivo per me di orgoglio. Naturalmente il tutto è possibile anche grazie all'aiuto di mio padre Bruno». I suoi caffè e cappuccini sono irrinunciabili per tanti clienti che la mattina presto raggiungono il Mimì, una sorta di meraviglioso rito mattutino.


I RICORDI
A guardare le foto appese alle pareti del bar Mimì, in effetti, vengono quasi i brividi. Nelle immagini in bianco e nero si vede una strada diversa, addirittura a due corsie. «Il centro non era attrezzato così come adesso racconta Cristina e il bar tabacchi era una delle poche attività presenti nonché punto di riferimento. Penso che quando c'è il cuore nelle cose che si fanno, poi alla fine funzionano».
Commossi e soddisfatti della via che presto verrà intitolata a Luigi Perrelli sono anche i figli Alfonso e Raffaella e gli altri nipoti, tra cui Gianluca Scaramella. E la verve da imprenditore deve proprio essere stata trasmessa nel dna perché anche lui è rimasto nel settore. «Mia madre mi dice la stessa cosa che dicono a Cristina: sei come tuo nonno, questo lavoro ce l'hai nel sangue. Se un cliente entra incupito e arrabbiato esce che ha il sorriso racconta Gianluca, che gestisce il bar Poeta e i ristoranti Osteria dei Volsci e Retrogusto - Mia madre Raffaella ha vissuto dall'inizio la nascita del bar tabaccheria, un binomio geniale di caffè e sigaretta che ha intuito mio nonno. Lei faceva i gelati. Prima del bar Mimì, inoltre, mio nonno aveva aperto un bar in via Corridoni e aveva lavorato al bar Poeta dormendo una settimana sotto alle scale per l'apertura. Faceva i gelati, come mamma. L'odore di caffè lo conosco da quando sono nato e quando dopo 16 anni di inattività c'è stato un bando di concorso per riaprire il Poeta, dove mio nonno aveva lavorato, ho deciso di prenderlo in gestione. È stato il mio modo di proseguire la strada di famiglia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA