Approvato nei giorni scorsi il bilancio della Spl Sezze Spa, la società municipalizzata che nel comune lepino gestisce diversi servizi. Un documento atteso da tempo, ostacolato dal mancato rispetto dell'obbligo di riconciliazione crediti/debiti tra il Comune e la sua partecipata, come rilevato dalla Corte dei conti segnalandolo all'ente tramite la Sezione controllo della Regione Lazio a luglio 2021. Nei giorni scorsi ha fatto sapere ieri il sindaco Lidano Lucidi - si è finalmente definito il processo della riconciliazione. Fin dai primi giorni del nostro insediamento, nel mese di novembre 2021, abbiamo lavorato assiduamente per questo obiettivo e siamo riusciti ad ottenere il risultato sperato, anche grazie agli uffici del Comune e a quelli della società partecipata, che hanno svolto un grande lavoro.
Una missione non semplice, secondo quanto affermato dal primo cittadino perché si è trattato di ricostruire dieci anni di rapporti economici tra l'ente e la società. Basti pensare ha spiegato Lucidi che il commissario prefettizio a settembre non ha approvato il bilancio della Spl proprio per la mancata riconciliazione. Il ritardo che ha avuto conseguenze per il Comune. Il mancato adempimento di riconciliazione ha affermato il sindaco - ha fatto sì che non si è potuto approvare il bilancio consolidato e con esso il Comune è andato in esercizio provvisorio con blocco di fondi ministeriali per circa due milioni di euro.
Restando nel dettaglio del rapporto crediti/debiti, è emerso che la spl doveva al Comune 1,3 milioni e il Comune alla società 800mila euro. Quindi, a conti fatti, la questione si è risolta con il riconoscimento di 500mila euro in favore dell'ente municipale. Con l'approvazione del bilancio della Spl ha affermato il primo cittadino di Sezze abbiamo comunque gettato le basi per poter progettare, nonostante le note e ataviche difficoltà finanziarie, un nuovo percorso. Abbiamo tenacemente seguito il principio del prima si riconcilia e poi si approva' per indicare una nuova strada amministrativa, ovvero quella di affrontare i problemi e non lasciarli sotto il tappeto, perché prima o poi questi si ripresentano, basti pensare alla Corte dei conti o alle diverse sentenze che ci hanno visto soccombere creando difficoltà a tutta la città.
R.Cam.
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