«Grazie a tutti, è stato l'anno più difficile ma non ci siamo mai sentiti soli». Con la voce rotta dall'emozione la sorella di Vittorio Iacovacci ha ringraziato così la comunità di Sonnino che ha voluto celebrare la memoria del carabiniere ucciso in Congo con una stele inaugurata ieri mattina nel parco giochi di Capocroce, la frazione di Sonnino dove Vittorio è cresciuto.
Un'iniziativa voluta innanzitutto dagli amici storici di Vittorio, coloro che con lui hanno condiviso tutto, dai sogni dell'infanzia agli obiettivi della gioventù, a cominciare proprio da quel traguardo che Vittorio aveva raggiunto entrando nell'Arma dei Carabinieri con un incarico così importante e delicato. , Loro, gli amici storici, hanno coinvolto le istituzioni per donare a Sonnino un simbolo in grado di tenere viva la memoria di Vittorio per sempre. La stele è stata inaugurata ieri mattina con una cerimonia sentita e partecipata, alla quale erano presenti i vertici dei Carabinieri con il comandante provinciale, il colonnello Lorenzo D'Aloia, una rappresentanza dei colleghi di Vittorio del 13° Reggimento Friuli Venezia Giulia di Gorizia e le massime autorità civili e militari locali.
La stele dedicata a Vittorio è illuminata da tre fari con i colori della bandiera italiana, si tratta un bassorilievo in marmo installato nell'area giochi adiacente la Chiesa di Capocroce, nella frazione di Sonnino dove Vittorio è cresciuto insieme ai suoi amici. «I bambini e i ragazzi che giocano qui - ha detto il sindaco - chiederanno chi era Vittorio e cresceranno sapendo che nella loro terra è nato un eroe nazionale e un ragazzo straordinario».
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