La gerarchia violata, Romolo contro il fratello

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Giovedì 28 Ottobre 2021, 05:02
IL RISVOLTO
Romolo è il capo e non si discute. Meno ancora può farlo una donna, benché moglie del fratello. Le gerarchie, nel clan, non vanno messe in discussione e così il boss prima lo dice chiaramente a lei - Laura Di Silvio - in presenza di Carmine, Porcellino, suo fratello e marito della donna, poi riferisce ai figlii Antonio Patatino e Ferdinando Prosciutto come deve comportarsi nel gestire la droga e cioè di escludere il cugino, Costantino detto Cazzariello, figlio appunto di Carmine.
Non solo, i colloqui avverranno solo tra uomini, in carcere. Ed è sempre Romolo a spiegarne il motivo ai figli, ignorando ovviamente di essere intercettato: «Io con zi Carmine ne abbiamo parlato ieri a scuola, gli ho detto non è per qualcosa, tua moglie non è buona, perché? Adesso te lo dico io, mi parla con il c... in bocca e a me nessuno parla con il c... in bocca. Io la prendo a tua moglie le dò un calcio alla.... e la sgarro. E se dici qualcosa lo do anche a te». Motivo? La mancanza di rispetto nei suoi confronti «non è così che si deve comportare tua moglie». Carmine dà ragione al fratello, secondo il suo racconto, ma Romolo è un fiume in piena: «tuo figlio deve sottostare a mio figlio, perché mio figlio gli dà quello che deve dargli e tua moglie mangia con quello che gli dà mio figlio, allora tuo figlio deve stare a qualsiasi ora a disposizione. Io quando do una cosa a uno, uno deve stare sotto a me».
La catena di comando è chiara, ma Romolo la ripete fornendo i particolari del colloquio con Carmine: «Io se ci vado a mezzanotte, fino a mezzanotte mi devi mettere la casa a disposizione e se non vuoi problemi manco ci devi mangiare da me. Tu li vuoi i problemi....devi mangiare e mangi da me, se ci sta un problema me lo devi risolvere. Ci sta un problema? Tu mangi con me? E io ti do quello che ti devo dare». Interviene Ferdinando che ricorda come «lo abbiamo messo in mezzo, per fargli guadagnare qualcosina».
GENERO INFEDELE
Ma le questioni familiari riguardano anche Carmine che si lamenta del genero, Daniel Alessandrini, il quale fra l'altro è un gaggio ovvero non di etnia rom e assume comportamentiritenuti rischiosi. Lo fa interloquendo con altri familiari, tra i quali Mirko Altobelli. Alessandrini venderebbe cocaina a chi non è fidato «e quello - dice lo stesso Mirko - domani me se inc... me vengono a sparare a me». Carmine interviene dicendogli di essere «più presente» con il genero: «non mi piace il comportamento che c'ha hai capito? Io se stavo fuori lo sventravo, lo massacravo». Del resto - come afferma sempre lui - «Zingaro ce devi nascere, non ce puoi diventà».
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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