Formia, la frana in via Fosse arrivati 1,5 milioni

Formia, la frana in via Fosse arrivati 1,5 milioni
di Sandro Gionti
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Lunedì 1 Marzo 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 11:03

Al Comune di Formia arrivano finanziamenti ministeriali per oltre un milione e mezzo di euro, a distanza di più di un anno dai drammatici eventi causati dall'esondazione del torrente Bocca di Rivo nella frazione di Trivio e dalla frana di via delle Fosse, la strada adiacente al torrente Rio Fresco. Con tale finanziamento saranno messe in sicurezza le due aree cittadine. Via delle Fosse venne chiusa al traffico a fine dicembre 2019, impedendo l'accesso carrabile alle 24 famiglie che abitano nell'attigua palazzina Ater. Poco tempo dopo avvenne il cedimento della strada, causato dalla erosione delle acque del Rio Fresco, già iniziata da oltre un decennio e favorita dall'assenza di opere di protezione. Per contenere il fenomeno franoso l'amministrazione dell'epoca fece disporre delle gabbionate lungo la sponda del torrente per circa 60 metri e una spesa di 64.583 euro e contemporaneamente fu predisposto uno studio di fattibilità per la messa in sicurezza della sponda destra del Rio Fresco con la richiesta di finanziamenti per 118.813 euro, rivolta nel gennaio 2020 al ministero dell'Interno per la progettazione definitiva ed esecutiva.

Nel luglio scorso fu affidato l'incarico per il rilievo topografico e la relazione geologica e a settembre l'ulteriore richiesta per il finanziamento dei lavori di messa in sicurezza e riqualificazione ambientale del Rio Fresco, primo stralcio di via delle Fosse, per un importo di 900 mila euro. In questi giorni la comunicazione del finanziamento da parte del ministero dell'Interno per la realizzazione delle opere, cui va aggiunto quello per la progettazione che consente di raggiungere complessivamente un milione e 18.813 euro. L'altro finanziamento di 582.751 euro è collegato all'episodio della notte tra il 22 e 23 settembre 2019, quando un mare di fango fuoriuscì dal torrente Bocca di Rivo scendendo dalle pendici dei monti Aurunci e riversandosi nella contrada Ciriano-Ponzanello coinvolgendo abitazioni e distruggendo strade.

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