L'ultimo saluto a Salvo Garsia il presidente gentiluomo

L'ultimo saluto a Salvo Garsia il presidente gentiluomo
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Mercoledì 8 Dicembre 2021, 05:03
LA SCOMPARSA
Lo chiamavano il Presidente gentiluomo, un dirigente vecchio stampo dotato di eccezionale umanità che unita alla sua grande passione per lo sport ne ha fatto uno dei personaggi più famosi prima del calcio e poi della pallacanestro nerazzurra. Ieri la città ha salutato per l'ultima volta, nella parrocchia Santa Maria Goretti, Salvatore Garsia, per tutti Salvo, aveva 83 anni. Figura di spicco dell'imprenditoria locale nel campo immobiliare, iniziò negli anni 70 come dirigente del Latina Calcio. I suoi più grandi successi però arrivarono nel basket e precisamente nell'Ab Latina che agli inizi degli anni 2000 iniziò dalla serie B la scalata alla massima serie maschile. Prima da vice presidente, fino alla promozione storica in A2 del 14 giugno 2009. Nella stagione 2009-2010 fu co-presidente del sodalizio pontino nella seconda lega nazionale della palla a spicchi, in tandem con Giacomo Londero e portò a Latina un giocatore del calibro di Kc Rivers, che sarebbe diventato negli anni a venire uno dei cestisti più forti d'Europa.
Il sindaco Damiano Coletta ieri ha espresso cordoglio per la scomparsa di Salvo Garsia a nome dell'amministrazione comunale tutta e della comunità Latina, ha ricordato il suo impegno come presidente del Circolo cittadino e la sua dedizione nelle attività professionali e sportive.
Salvo Garsia ha vissuto gran parte della sua vita nel cuore della città, in corso della Repubblica, ma aveva la sua attività di intermediazione immobiliare sulla circonvallazione, all'angolo con via Armellini, una zona alla quale si era affezionato al punto da decidere non solo di lavorarci ma anche di viverci, così si trasferì con sua moglie Anna, la compagna di tutta una vita. Salvo Garsia lascia i figli Enzo e Veronica e gli amatissimi nipoti. E lascia anche la sua amata Latina, lui che era originario di Pantelleria, dove tornava ogni anno per le vacanze, ha amato e lavorato fino all'ultimo per questa città. Mancherà il suo essere signore, un signore altissimo, elegante e infinitamente gentile.
Monica Forlivesi
Stefano Urgera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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