Infermieri “assaggiatori” alla mensa del Goretti, scoppia la protesta

Infermieri “assaggiatori” alla mensa del Goretti, scoppia la protesta
di Rita Cammarone
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Martedì 24 Gennaio 2023, 10:45

Che un infermiere o un caposala possa testare con assaggio la qualità dei pasti serviti all'ospedale Goretti di Latina è un'iniziativa che rischia di impantanarsi prima ancora del suo avvio. La notizia preannunciata dal direttore amministrativo della Asl pontina, la dottoressa Sabrina Cenciarelli, è stata oggetto di discussione negli ambienti della categoria professionale coinvolta, sia in quelli politici. Al centro la competenza di ben altra figura professionale, considerata l'unica deputata a questa tipologia di controllo, ovvero quella dei dietisti.

La dottoressa Nancy Piccaro, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche della provincia, ha riferito di aver subito cercato un confronto con il direttore sanitario dell'ospedale e della Asl, Sergio Parrocchia: «Dal direttore ho ricevuto rassicurazioni che dall'azienda sanitaria non vi è alcuna intenzione di non tener conto delle professionalità del personale e che sono in corso riunioni per organizzare al meglio le modalità di controllo sul servizio appaltato, che per i recenti fatti si vuole intensificare». I recenti fatti sono il rinvenimento da parte del Nas di carne scaduta in una cella frigorifera del nosocomio in uso alla Innova, la ditta che gestisce il servizio mensa. La Asl, conseguentemente a questo episodio, oltre ad aver applicato sanzioni, ha aperto un tavolo di confronto con Innova per migliorare il servizio «stabilendo verifiche molto serrate come ha sottolineato la manager Asl Silvia Cavalli - e condividendo una serie di misure gestionali migliorative». Tra queste appunto l'assaggio, in due momenti diversi, da parte del personale del reparto, compresi infermieri e caposala a rotazione, su proposta di Innova.


«La catena organizzativa del controllo sui servizi appaltati ha proseguito la presidente dell'Ordine degli infermieri è affidata al Rup (responsabile unico del procedimento) al Dec (direttore esecutivo del contratto) e agli assistenti Dec.

Gli infermieri, così come le altre figure sanitarie, fanno parte della catena. Si tratta ora di capire quel è la modalità prevista». Se Piccaro ha cercato un confronto con Parrocchia, la Fp Cisl Sanità ha chiesto lumi direttamente alla direttrice Cenciarelli. «Ci siamo sentiti al telefono ha dichiarato Emiliano Milani della rappresentanza sindacale unitaria del Goretti La direttrice mi ha detto che per operatori sanitari intendeva le dietiste. Al momento non è stata formalizzata alcuna disposizione, vedremo. Io sono per la tutela di tutte le professioni e che ognuna operi nel suo campo per il bene del cittadino e in questo caso anche per il bene del personale ospedaliero, visto che la mensa è sia per i ricoverati che per i dipendenti. Personalmente mi sento più sicuro se le pietanze sono controllate da un dietista». Milani ha però sollevato un altro aspetto: «La mensa è poco frequentata dal personale ospedaliero e questo non va bene. Qual è il motivo? Servizio insoddisfacente? In questo caso va assolutamente migliorato».

Sull'ipotesi di infermieri e caposala assaggiatori si è detto assolutamente contrario anche Giovanni Santucci, segretario provinciale del Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, anche lui componente della Rsu del Goretti: «Ufficialmente non c'è ancora alcuna disposizione - ha affermato Tuttavia è bene sottolineare che ci sono figure preposte a questo tipo di controllo. Sono i dietisti. Non sono sufficienti? Mi risulta che la Uoc professioni sanitarie abbia chiesto nuove assunzioni».
 

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