Il veterano Venier IL VETERANO VENIER PRONTO PER TOKYO

Il veterano Venier IL VETERANO VENIER PRONTO PER TOKYO
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Lunedì 5 Luglio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 07:21

CANOTTAGGIO
È lui il veterano della nazionale di canottaggio in partenza per Tokyo. Simone Venier, terracinese doc, canottiere delle Fiamme Gialle di Sabaudia, è infatti alla sua quinta olimpiade e, nel 2008, a Pechino, ha provato anche l'emozione di salire su un podio olimpico conquistando l'argento. In Giappone difenderà i colori azzurri sul quattro di coppia maschile assieme agli altri tre canottieri del III Nucleo Atleti delle Fiamme Gialle Andrea Panizza, Luca Rambaldi, Giacomo Gentili.
«Cerco di non pensare al numero delle olimpiadi già fatte ma ricordo quello che ho imparato da quelle meravigliose esperienze e che devo trasmettere ai miei compagni di barca racconta Simone Venier Cerco di dare loro consigli su come bisogna gestire ed affrontare le situazioni e su quello che ci attende, dalle minime cose a quelle più importanti. Di sicuro questa sarà un'olimpiade diversa da tutte le altre perché c'è ancora una pandemia in corso e dovremo sottostare a molte restrizioni anche rigide quando saremo in Giappone. Inoltre sarà un'olimpiade senza pubblico e anche questo avrà rappresenterà una particolarità». Di sicuro però quello che non si dimentica è la cerimonia d'apertura dei giochi olimpici. «Io ho partecipato a tutte e 4 le cerimonie precedenti e sono ricordi bellissimi che mi rimarranno impressi per tutta la vita prosegue L'importante è che, finalmente, si riesca a disputare queste olimpiadi perché sono state rimandate di un anno. Se non si fossero svolte avremmo buttato all'aria un intero quadriennio di preparazione. Ci stiamo allenando costantemente ogni giorno, mattina e pomeriggio, sul lago di Paola, a Sabaudia, in vista della partenza e siamo già abituati a vivere in una bolla per scongiurare i contagi da covid 19».
Una volta sbarcati in Giappone gli azzurri proseguiranno la loro preparazione prima di disputare le gare. «I primi giorni ci alleneremo in un campo di regata situato a 3 ore da Tokyo per acclimatarci spiega Lì poi dovremo seguire regole molto rigide: tamponi tutti i giorni e non si potrà uscire dall'albergo». I ragazzi del quattro di coppia sono pronti alla sfida. «C'è un ottimo assieme di equipaggio assicura - Abbiamo convogliato le forze nella stessa direzione. Siamo fiduciosi e tranquilli. Siamo consapevoli delle nostre capacità e abbiamo tanta voglia di gareggiare». Sul loro percorso gli azzurri troveranno comunque degli avversari temibili. «L'equipaggio da battere in primis è quello olandese spiega Venier Quando ci alleniamo cerchiamo di immaginare di essere a fianco a loro, di sentire le loro voci, il loro respiro, le loro palate. Ma sono molto forti anche Gran Bretagna, Germania ed Estonia. Nell'anno olimpico bisogna guardare ad ogni nazione con attenzione. Noi comunque abbiamo tutte le carte in regola per farcela». Ma la scaramanzia è d'obbligo. «Sono scaramantico, ho dei miei rituali ma non li svelo. Lascio che le cose accadano» confessa Simone. C'è tanta voglia di gareggiare, di ripartire, di lasciarsi alle spalle il periodo buio della pandemia. C'è entusiasmo e c'è il bisogno di mettere a frutto 5 anni di sacrifici, di fatiche, di sudore, di allenamenti. Ci si giocherà tutto in poche gare. Il sogno del podio olimpico farà da sprone. D'altronde le olimpiadi sono l'obiettivo più grande per ogni atleta. Simone Venier ed il resto della squadra olimpica di canottaggio saranno impegnati in Giappone dal 23 al 30 luglio. Intanto a Terracina, città di origine del campione, parenti ed amici si preparano a tifare per Simone ma anche per Matteo Lodo, l'altro terracinese della spedizione azzurra. Le olimpiadi si sono fatte attendere un anno più del previsto e cresce l'attesa per la discesa in acqua degli italiani che gareggeranno sulle acque del Sea Forest Waterway. In Giappone grazie a Simone e Matteo ci sarà anche un bel po' di orgoglio pontino.
Ebe Pierini
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